Recentemente, il governo italiano ha introdotto una modifica significativa alle norme riguardanti l’assunzione di colf e badanti. Questa nuova misura è particolarmente vantaggiosa per le persone anziane di oltre 80 anni e per coloro che vivono con una disabilità. In passato, queste famiglie dovevano affrontare il difficile compito di navigare nel sistema delle quote, con il rischio di essere escluse nel giorno del click day. Oggi, grazie a queste nuove disposizioni, si apre un canale diretto per l’assunzione di personale straniero, semplificando notevolmente il processo.
Dettagli della nuova normativa
Questa novità, già testata in precedenza con un numero limitato di posti, diventa ora una misura strutturale. Il governo ha comunicato che i lavoratori impiegati nel settore dell’assistenza familiare o sociosanitaria, specialmente per le persone anziane o disabili, non saranno più soggetti al meccanismo delle quote. Ciò significa che le famiglie con esigenze particolari avranno accesso a un numero illimitato di assunzioni, senza dover attendere il click day annuale.
Procedura per l’assunzione
Nonostante la semplificazione, è fondamentale seguire una serie di procedure specifiche per l’assunzione di colf e badanti. La prima fase consiste nella richiesta di un nulla osta al lavoro, da inviare allo Sportello Unico per l’Immigrazione. I datori di lavoro possono ricevere assistenza da associazioni o agenzie specializzate che hanno già aderito al Contratto Collettivo Nazionale per il settore domestico. Solo dopo una verifica da parte dell’Ispettorato del Lavoro, che si assicura che tutte le condizioni siano rispettate, il lavoratore potrà entrare in Italia e formalizzare il contratto di soggiorno.
Requisiti per l’assunzione
È importante notare che non tutte le famiglie possono beneficiare di questa nuova normativa. Per accedere a questo canale, il datore di lavoro deve essere un over 80 o una persona disabile e deve dimostrare di avere un reddito annuo minimo di 20.000 euro se vive da solo, o 27.000 euro se ha conviventi. Questo calcolo include anche i redditi dei familiari fino al secondo grado e altre entrate, come gli assegni di invalidità. Questa misura serve a garantire che l’assunzione sia sostenibile e a filtrare eventuali situazioni di fragilità economica.
Limitazioni e regole da rispettare
È essenziale considerare che, nei primi 12 mesi di lavoro, le colf e i badanti potranno svolgere solo le attività per le quali sono stati autorizzati. Inoltre, eventuali cambi di datore di lavoro dovranno essere approvati dall’Ispettorato territoriale. Questa misura è stata pensata per prevenire abusi, ma potrebbe limitare la flessibilità nel rapporto di lavoro.
Situazione generale per altri datori di lavoro
È fondamentale sottolineare che questa opportunità è riservata esclusivamente agli over 80 e alle persone disabili. Le famiglie che non rientrano in queste categorie, come quelle con anziani sotto gli 80 anni o chi cerca assistenza domestica senza una disabilità certificata, devono continuare a seguire il sistema tradizionale delle quote. Questo significa che il meccanismo del click day rimane in vigore, con una data fissata per il 18 febbraio 2026, quando saranno disponibili 13.600 quote. Sebbene ci sia un incremento previsto in futuro, le associazioni di settore avvertono che questi numeri non soddisfano il reale fabbisogno.
Reazioni e richieste di espansione
L’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, conosciuta come Assindatcolf, ha accolto positivamente questa misura, ma chiede ulteriori miglioramenti. Secondo il presidente Andrea Zini, è un passo importante verso il riconoscimento delle peculiarità di un settore che necessita di considerazioni specifiche. Inoltre, Zini ha segnalato un cambiamento significativo: per la prima volta, il numero di badanti ha superato quello delle colf, rappresentando ora il 50,5% del totale. Questo dato riflette chiaramente l’invecchiamento della popolazione e l’aumento della domanda di assistenza.