Immaginate di trovarvi in Piazza San Pietro, circondati da migliaia di persone, unite dalla stessa melodia che risuona nell’aria. Questa è l’essenza dell’iniziativa “Let’s sing with the Pope”, un progetto innovativo ideato dal padre Robert Mehlhart, preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra. L’idea è semplice: permettere a tutti di cantare insieme al Papa durante le celebrazioni liturgiche, rendendo accessibile il patrimonio del canto gregoriano, una lingua musicale universale che arricchisce l’esperienza spirituale. Non è fantastico? Eppure, non si tratta solo di cantare, ma di entrare in un’atmosfera di preghiera collettiva che trascende le singole vite.
Il canto gregoriano: una tradizione da riscoprire
Il canto gregoriano è molto più di una semplice melodia; è una tradizione che affonda le radici nei secoli e che ha accompagnato la liturgia della Chiesa cattolica per generazioni. Ma che cos’è esattamente il canto gregoriano? È una forma di canto che si sviluppò nel medioevo, caratterizzato da una melodia semplice e monodica, priva di accompagnamento strumentale. Molti di noi, anche se non sono musicisti, possono riconoscere la sua bellezza e il suo potere evocativo. “È molto facile – spiega il padre Mehlhart – io canto le parti della Messa e poi il grande finale, e si canta col Papa.” Questa semplicità è ciò che rende l’iniziativa accessibile a tutti, anche a coloro che non hanno mai cantato in un coro.
Un modo per partecipare attivamente alla liturgia
Un aspetto davvero interessante di questo progetto è come riesca a coinvolgere anche coloro che non possono essere fisicamente presenti in Piazza San Pietro. Infatti, grazie ai video tutorial diffusi sui social media, chiunque può unirsi a questa esperienza, cantando comodamente da casa. Ricordo quando ho provato a partecipare a una messa in streaming durante il lockdown; sentire le voci degli altri che cantavano mi ha fatto sentire parte di qualcosa di più grande. Ecco, questa iniziativa offre quella stessa opportunità a chiunque desideri connettersi con la propria fede attraverso la musica. È un invito a partecipare, a sentire che la propria voce conta e che, insieme, si può creare un’armonia straordinaria.
Un coro internazionale per il nuovo pontificato
Il Pontificio Istituto di Musica Sacra non è solo un luogo di formazione; è anche un punto di riferimento per la musica sacra a livello mondiale. Con 153 studenti provenienti da 44 paesi diversi, questo istituto rappresenta un vero e proprio melting pot culturale e musicale. La diversità delle lingue e delle tradizioni musicali arricchisce non solo l’esperienza dei singoli studenti, ma anche l’intera comunità. E, tra questi studenti, dieci di loro avranno l’onore di cantare nel coro guida alla messa dell’inizio pontificato di Papa Leone XIV. È emozionante pensare a come, in un evento così significativo, le voci di giovani provenienti da tutto il mondo si uniranno per celebrare la fede e la tradizione.