La situazione in Sudan è davvero allarmante. Da oltre due anni, il conflitto tra l’esercito regolare e i ribelli delle Forze di supporto rapido (Rsf) ha portato a conseguenze devastanti, non solo sul piano sociale ma anche su quello sanitario. Recentemente, è emersa un’epidemia di colera che sta rapidamente diffondendosi, in particolare nella capitale, Khartoum. Le strutture sanitarie, già in difficoltà a causa della guerra, sono ora al collasso e questo rende la lotta contro questa malattia ancora più complicata.
Il rischio per i bambini sudanesi
Secondo l’Unicef, oltre un milione di bambini nel Sudan sono a rischio per la diffusione del colera. Questo dato è particolarmente preoccupante, considerando che i più giovani sono tra i più vulnerabili in situazioni di crisi. Dal gennaio 2025, sono stati segnalati più di 7.700 casi di colera nella regione di Khartoum, di cui oltre 1.000 riguardano bambini di età inferiore ai cinque anni. Tragicamente, sono stati registrati anche 185 decessi connessi a questa malattia. La guerra ha costretto più di 3 milioni di persone a lasciare le proprie case, trasformando la vita di milioni di sudanesi in un’odissea di sofferenza e precarietà.
Un aumento drammatico dei casi
La situazione nella capitale è diventata critica. Solo negli ultimi giorni, la conta delle vittime è schizzata a 70 in appena due giorni. Il ministero della Salute di Khartoum ha comunicato di aver registrato 942 nuovi casi e 25 decessi in un solo giorno. Questo aumento esponenziale dei contagi è il risultato diretto di una combinazione di fattori, tra cui l’interruzione dell’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici a causa degli attacchi alle infrastrutture. La carenza di acqua potabile, un bene prezioso in queste circostanze, ha costretto molte famiglie a ricorrere a fonti inaffidabili e potenzialmente contaminati.
Le conseguenze della guerra sulle infrastrutture
La guerra ha avuto effetti devastanti anche sulle infrastrutture vitali. Gli attacchi ai centri di approvvigionamento dell’acqua e alle centrali elettriche hanno contribuito a una situazione già difficile. Molti quartieri di Khartoum, ora sull’orlo del collasso, non hanno accesso a servizi di base. Le famiglie, quindi, sono costrette a raccogliere acqua da fonti inquinate, aumentando il rischio di colera e di altre malattie trasmissibili. Questo ciclo di miseria e malattia sta colpendo in particolare i quartieri più affollati e i campi per sfollati, dove la densità di popolazione rende la situazione ancora più difficile.
Un futuro incerto per il Sudan
Con la guerra che continua a imperversare, il futuro del Sudan sembra sempre più incerto. Gli esperti avvertono che, senza un intervento immediato e coordinato, le conseguenze dell’epidemia di colera potrebbero estendersi ben oltre i confini della capitale. La comunità internazionale deve prestare attenzione e intervenire per arginare questa crisi, che minaccia di lasciare cicatrici indelebili nella vita di milioni di persone. La speranza è che, con il giusto supporto, Sudan possa riprendersi da questa emergenza e ricostruire un futuro migliore per le sue generazioni future.