Un quadro generale sull’accesso alle cure
Negli ultimi due anni, il numero di anziani che rinuncia a cure essenziali in Italia ha mostrato un trend positivo, scendendo dal 23% al 18%. Questo cambiamento rappresenta circa 2,6 milioni di persone in meno che non accedono ai servizi sanitari. Tuttavia, nonostante questo segnale incoraggiante, le disuguaglianze territoriali e sociali rimangono un problema significativo.
Disuguaglianze territoriali nel sistema sanitario
Secondo l’indagine Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità, l’Italia presenta un quadro complesso: da un lato, un miglioramento generale; dall’altro, disparità economiche e territoriali che colpiscono in particolare le regioni del Sud. Qui, gli anziani sono più propensi a rinunciare a visite ed esami a causa di difficoltà economiche. Con una popolazione anziana che rappresenta quasi un quarto del Paese, queste disuguaglianze rischiano di diventare insostenibili nel lungo periodo.
Cause della rinuncia alle cure
Le principali ragioni che portano gli over 65 a non accedere ai servizi sanitari essenziali includono tempi di attesa e costi elevati. Molti anziani, se in grado, si rivolgono al settore privato per evitare ritardi, mentre chi non ha risorse economiche adeguate è costretto a rinunciare del tutto. Questa situazione non è solo una questione di giustizia sociale, ma ha anche ripercussioni sulla sostenibilità del sistema sanitario. La mancanza di controlli e visite di prevenzione può portare a complicanze più gravi, ricoveri d’urgenza e interventi costosi.
Le conseguenze per la salute degli anziani
Le malattie croniche, sempre più diffuse tra la popolazione anziana, richiedono un monitoraggio costante. Trascurare queste patologie comporta costi sanitari molto più elevati nel medio periodo. Sebbene le recenti diminuzioni nelle percentuali di rinuncia siano un segnale positivo, il divario accumulato resta evidente, specialmente nelle regioni e nelle fasce sociali più vulnerabili. Inoltre, un anziano su tre segnala difficoltà nel raggiungere servizi primari come l’ASL o il medico di base, un problema che pesa maggiormente in contesti rurali o isolati.