Elezioni in Albania: Edi Rama verso il quarto mandato

Le elezioni in Albania si avvicinano e Edi Rama è il favorito. Cosa aspettarsi da questo voto?

Il clima politico in Albania si fa sempre più intenso in vista delle elezioni del 11 maggio, in cui il primo ministro socialista Edi Rama cerca di ottenere il quarto mandato consecutivo. Con una promessa audace di adesione all’Unione Europea entro il 2030, Rama sta puntando su una campagna che si concentra fortemente sulla lotta alla corruzione, un tema cruciale per il futuro del Paese e per la sua immagine internazionale.

Le sfide di Edi Rama e la concorrenza del Partito Democratico

A sfidare Rama c’è il Partito Democratico (Pd), capitanato dall’ottantenne Sali Berisha, che aspira a riportare il centro-destra al governo dopo un lungo periodo di assenza. Per cercare di aumentare le proprie chance, il Pd ha unito le forze con il Partito della Libertà dell’ex presidente Ilir Meta, formando una coalizione chiamata “Alleanza per una grande Albania”. I sondaggi, al momento, mostrano un netto vantaggio per il Partito socialista, il che potrebbe tradursi in una conferma della maggioranza assoluta per Rama, che governa dal 2021.

Novità elettorali: il voto degli albanesi all’estero

Queste elezioni portano con sé alcune novità significative. Per la prima volta, gli albanesi residenti all’estero, circa un milione di persone, potranno esercitare il diritto di voto. Questo nuovo elettorato potrebbe risultare decisivo, spingendo sia Rama che Berisha a intraprendere tour nei vari Paesi europei per cercare di conquistare il loro supporto. Inoltre, nuovi attori politici stanno emergendo, alcuni dei quali hanno buone possibilità di entrare in Parlamento e sfidare il tradizionale duopolio tra socialisti e democratici. Tra di loro, si distingue Agron Shehaj, un ex deputato e imprenditore nel settore dei call center, che corre con il partito Mundësia, e Lulzim Basha, ex leader del Pd, che partecipa alla “coalizione euro-atlantica”.

La questione della giustizia e le accuse di corruzione

Un altro tema che potrebbe influenzare il voto è rappresentato dalla giustizia. Entrambi i principali esponenti dell’opposizione, Berisha e Meta, sono attualmente sotto indagine da parte della Procura speciale contro la corruzione (Spak), istituita per combattere la corruzione sotto la supervisione dell’Unione Europea. Berisha, recentemente sanzionato anche dagli Stati Uniti per un coinvolgimento in uno scandalo di corruzione, e Meta, che sta affrontando accuse di corruzione, riciclaggio di denaro e mancata dichiarazione dei beni, potrebbero vedere la loro credibilità compromessa.

Il timore della perdita del posto di lavoro

Secondo un rapporto del Balkan Investigative Reporting Network (Birn), nonostante alcuni progressi nella lotta alla corruzione, il pubblico impiego rimane un potente strumento di pressione politica in Albania. Molti elettori temono di perdere il lavoro proprio in un contesto in cui il settore pubblico occupa circa 185.000 persone. Questo rende ogni posto di lavoro un possibile mezzo di manipolazione politica, soprattutto quando un partito può governare con un numero relativamente basso di voti.

Rama guarda al futuro e al Giro d’Italia

Mentre la campagna elettorale si avvicina alla conclusione, il premier Rama si proietta verso un possibile nuovo mandato di quattro anni. In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, ha sottolineato come il Giro d’Italia, che attraversa per la prima volta le strade di Tirana, rappresenti un’importante vetrina per mostrare la “nuova Albania”. Rama sostiene che il Paese non è più visto come un angolo dimenticato d’Europa, ma piuttosto come una nazione in crescita, con infrastrutture sviluppate e un alleato solido della NATO, che mira a entrare nell’Unione Europea entro il 2030.

Scritto da AiAdhubMedia

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