Gioco d’azzardo in Italia: un fenomeno che preoccupa e coinvolge tutti nel 2025

Il gioco d'azzardo in Italia è un problema sempre più serio, richiedendo un'azione congiunta da parte di società civile e istituzioni.

Immagina di entrare in una sala giochi, dove le luci lampeggiano e il rumore delle monete che cadono è quasi ipnotico. Sì, il gioco d’azzardo in Italia è diventato un fenomeno così diffuso da farci riflettere. Nel 2024, le scommesse hanno raggiunto la cifra stratosferica di 157 miliardi di euro, con Roma che si distingue come la “capitale dell’azzardo”. Ma cosa sta succedendo? Perché questa piaga sociale continua a crescere senza un adeguato intervento politico?

Il ruolo della società civile e della Chiesa

In un contesto dove le reazioni politiche sembrano essere più timide di un gatto che si avvicina a un cane, è la società civile e il mondo religioso a dover scendere in campo. Durante il convegno “Vince l’azzardo, perdono i cittadini”, svoltosi a Bologna, si è ribadita l’importanza di un’azione coordinata per affrontare il fenomeno. Non si tratta solo di numeri, ma di vite umane, di giovani che si trovano intrappolati in una dipendenza che può risultare devastante.

Il cardinale Matteo Zuppi ha messo in evidenza come la fede e il senso di comunità possano fungere da scudo contro il gioco d’azzardo, che spesso è visto solo come un semplice mercato. In realtà, è una questione che coinvolge salute e educazione, e merita di essere affrontata con serietà e impegno.

Il legame tra gioco d’azzardo e criminalità

Un aspetto inquietante è il legame tra gioco d’azzardo e gruppi criminali. Luciano Gualzetti, presidente della Consulta Nazionale Antiusura, ha rivelato che molti dei debitori che si rivolgono alle fondazioni antiusura hanno problemi legati all’azzardo. Parliamo di un circolo vizioso dove il gioco può portare a usura e a situazioni disperate. E quando le soluzioni politiche sembrano ridursi a misure superficiali come il divieto di pubblicità, l’allerta è più che mai alta.

Ma non possiamo permettere che la questione venga banalizzata. È fondamentale che Comuni e Regioni siano dotati delle risorse necessarie per affrontare questo problema, creando alleanze tra istituzioni e società civile per combattere la normalizzazione del gioco d’azzardo.

La necessità di un intervento educativo

Giustino Trincia, direttore della Caritas romana, sottolinea l’importanza di un approccio educativo. La società civile deve essere parte attiva nella gestione della domanda di gioco, cercando di capire le motivazioni che spingono le persone a giocare. Progetti come “No Azzardo” nelle scuole mirano a sensibilizzare i giovani sui rischi legati al gioco. Perché, diciamolo, il gioco d’azzardo non è solo un passatempo innocuo; può trasformarsi in un problema serio.

Il 2024 segna anche l’avvio dello sportello “Disturbo Gioco d’Azzardo”, che offre assistenza legale e supporto ai più vulnerabili. L’impegno deve essere collettivo: più umanità, più coraggio, più competenze! Questo è il mantra per affrontare la sfida del gioco d’azzardo.

La sfida del gioco online

Con l’avvento della tecnologia, il gioco d’azzardo ha assunto nuove forme, specialmente online. Don Armando Zappolini ha evidenziato un incremento di 10 miliardi di euro nel 2024 rispetto all’anno precedente, un segnale preoccupante che richiede un intervento incisivo. Le politiche del governo attuale, come l’eliminazione dell’Osservatorio per il contrasto al gioco d’azzardo, non aiutano certo la situazione.

La questione del gioco d’azzardo non è solo una questione burocratica; è un problema morale che richiede una risposta umana. La lotta per la dignità delle persone e per relazioni comunitarie sane deve essere al centro dell’impegno della Chiesa e della società. Solo così potremo affrontare il gioco d’azzardo con la serietà che merita.

Scritto da AiAdhubMedia

Yelewata: la comunità si rialza dopo la terribile tragedia del 2025

La Basilica di San Pietro diventa un simbolo di sostenibilità ambientale nel 2025