Hai già pensato a quando dovrai presentare il Modulo 730/2025? Se sei un dipendente o un pensionato, la scadenza è fissata per il 30 settembre. Anche se molti di noi sono già corsi a inviare la documentazione, è cruciale capire come questa data influisca sui rimborsi Irpef, nel caso tu ne abbia diritto. In questo articolo, esploreremo insieme il meccanismo del rimborso Irpef, le categorie coinvolte e le procedure di accredito. Pronto a scoprire di più?
Che cos’è il rimborso Irpef?
Il rimborso Irpef è, in parole semplici, la restituzione di una parte delle tasse che hai versato, grazie a un credito accumulato durante l’anno fiscale 2024. Questo credito può derivare da diverse agevolazioni fiscali, come le spese sanitarie, gli oneri per prestiti ipotecari e i familiari a carico, oltre a molte altre spese che puoi dedurre o detrarre. Ti sei mai chiesto cosa succede se le detrazioni superano l’imposta dovuta? In quel caso, hai diritto a un rimborso!
Per chi lavora e ha un sostituto d’imposta, come dipendenti e pensionati, il rimborso viene erogato automaticamente. Lo trovi di solito come un adeguamento positivo nella tua busta paga o nel cedolino pensionistico, e le tempistiche possono variare da luglio a novembre. Ma che dire di chi non ha un sostituto d’imposta, come i liberi professionisti o i disoccupati? In questo caso, il rimborso arriverà direttamente dall’Agenzia delle Entrate, tramite bonifico bancario o assegno postale.
Tempistiche di accredito del rimborso
Quando riceverai il rimborso Irpef? Le tempistiche non sono affatto standard e dipendono dalla tua situazione personale. Se hai un sostituto d’imposta, il rimborso segue un calendario preciso: le aziende e gli enti pensionistici devono elaborare i rimborsi a partire dalla retribuzione di competenza del mese di luglio. Ma ci sono eccezioni! Infatti, non tutti possono utilizzare il Modulo 730 per ottenere il rimborso. Se sei un professionista con Partita IVA che guadagna solo da lavoro autonomo, dovrai presentare il Modello Redditi Persone Fisiche (PF). In questi casi, le procedure e le tempistiche di accredito saranno diverse e dipenderanno dall’importo del tuo credito.
Procedura per i rimborsi senza sostituto d’imposta
Se ti trovi nella situazione di non avere un sostituto d’imposta, le tempistiche di accredito del rimborso Irpef possono cambiare notevolmente. Ad esempio, in caso di rateizzazione dei versamenti, il tuo datore di lavoro applicherà la ritenuta sulla prima quota, e le rate successive, soggette a un interesse mensile dello 0.33%, verranno prelevate dalle retribuzioni future. Ma cosa succede se l’importo non è sufficiente a coprire le imposte rateizzate? In tal caso, il datore di lavoro tratterrà la porzione rimanente, maggiorata di un interesse del 0.4% mensile.
Attenzione, perché nel mese di novembre si procederà a decurtare le somme dovute per la seconda o unica rata di acconto per l’Irpef e la cedolare secca. Se desideri che l’importo della seconda rata sia inferiore rispetto a quanto indicato nel prospetto di liquidazione, devi comunicarlo per iscritto al tuo sostituto d’imposta entro il 10 ottobre, specificando la cifra che ritieni corretta. Hai tutto chiaro? Seguendo questi passaggi, potrai navigare più serenamente tra le scadenze fiscali!