I migliori Paesi per i pensionati italiani: focus su Spagna, Tunisia e Albania

Un viaggio tra le scelte fiscali e abitative dei pensionati italiani: dalla Spagna alla Tunisia passando per l'Albania.

Negli ultimi anni, c’è stato un fenomeno sempre più evidente: molti pensionati italiani decidono di trasferirsi all’estero. Ma quali sono le ragioni di questa scelta? In cerca di vantaggi fiscali e di un costo della vita più accessibile, i nostri connazionali hanno trovato nelle nazioni straniere nuove opportunità. E, tra le mete più ambite, spicca la Spagna, seguita da altre destinazioni come la Tunisia e la Romania. In questo articolo, esploreremo insieme l’andamento delle scelte dei pensionati italiani, mettendo in luce non solo le motivazioni economiche, ma anche quelle fiscali che guidano queste importanti decisioni.

Un trend in crescita: perché la Spagna?

I dati ci raccontano una storia interessante: la Spagna ha superato altre destinazioni, diventando la scelta preferita per ben 536 pensionati italiani nel 2023, un numero decisamente in aumento rispetto ai 451 del 2022. Ma cosa rende questo Paese così attraente? La risposta risiede in un mix di vantaggi economici e fiscali che colpiscono i pensionati. Tra questi, il basso costo della vita e le generose esenzioni fiscali sui redditi di fonte estera sono fattori chiave. Non è un caso che, dal 2019 al 2023, circa 2.300 pensionati italiani abbiano scelto di stabilirsi qui, superando il Portogallo, che ha accolto circa 2.000 trasferimenti nello stesso periodo.

In particolare, la Spagna offre un sistema fiscale che consente ai pensionati di usufruire di detrazioni significative. Ad esempio, per i pensionati tra i 65 e i 75 anni, la detrazione massima è di 6.500 euro, che sale a 7.000 euro per gli over 75. Questi vantaggi fiscali, uniti a una comunità italiana ben radicata, rendono la Spagna una meta irresistibile per chi cerca una nuova vita all’estero.

Tunisia e Albania: mete emergenti per i pensionati italiani

Ma non è solo la Spagna a fare gola. La Tunisia, per esempio, sta guadagnando sempre più popolarità. Hammamet, in particolare, ha visto un incremento dei pensionati italiani, con circa 1.000 trasferimenti registrati tra il 2019 e il 2023. Perché questa scelta? La Tunisia offre un sistema fiscale vantaggioso: l’80% del reddito è esente da tasse, limitando la tassazione al solo 20%. Questo è un aspetto particolarmente favorevole per i pubblici dipendenti, che di solito non beneficiano di esenzioni fiscali all’estero.

In termini di numeri, nel 2023 l’Inps ha erogato pensioni per un totale di 87 milioni di euro in Tunisia, con un assegno medio mensile di 3.564 euro. Questa combinazione di fattori fiscali e economici ha reso la Tunisia una scelta sempre più popolare tra i pensionati italiani.

Parallelamente, l’Albania si sta affermando come una delle mete più vantaggiose. Dal 2021, i pensionati stranieri possono godere di un’esenzione totale dalle tasse sui redditi da pensione. Questa norma ha spinto un aumento significativo dei trasferimenti, con circa 13 milioni di euro in pensioni erogate dall’Inps nel 2023 e un assegno medio mensile di 2.348 euro. L’interesse per l’Albania cresce costantemente grazie ai suoi vantaggi fiscali e alla qualità della vita.

Romania e altre destinazioni: una panoramica finale

Oltre a Spagna, Tunisia e Albania, la Romania si presenta come una destinazione interessante per i pensionati italiani. Grazie agli accordi bilaterali tra Italia e Romania, i pensionati possono ricevere la pensione italiana senza alcuna trattenuta. Nonostante i numeri siano inferiori rispetto ad altre mete, circa 500 pensionati italiani si sono trasferiti in Romania tra il 2019 e il 2023, attratti anche dal regime fiscale favorevole, che prevede un’imposta forfettaria del 10% sulle pensioni estere.

In conclusione, il panorama dei trasferimenti dei pensionati italiani all’estero è in continua evoluzione. La Spagna mantiene una posizione di leadership, ma mete come Tunisia e Albania stanno guadagnando terreno grazie ai loro vantaggi fiscali e a un costo della vita inferiore. È evidente che la scelta di trasferirsi all’estero non è solo una questione di geografia, ma una decisione strategica che tiene conto di molteplici fattori economici e fiscali, influenzando così il futuro di molti pensionati italiani. Tu, cosa ne pensi? Quale sarebbe la tua scelta?

Scritto da AiAdhubMedia

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