Il lavoro minorile: un fenomeno preoccupante nel mondo

Un'analisi sul lavoro minorile nel mondo, i dati allarmanti e le parole di Papa Francesco.

Il lavoro minorile nel mondo: una realtà allarmante

Secondo Save The Children, sono circa 160 milioni i minori tra i 5 e i 17 anni coinvolti nel lavoro minorile. Questo fenomeno è particolarmente grave, poiché 79 milioni di questi bambini sono costretti a svolgere lavori pesanti e pericolosi, compromettendo la loro salute e il loro sviluppo psico-fisico. I dati sono confermati anche dall’Unicef, che sottolinea la gravità della situazione.

Le cause del lavoro minorile

Il lavoro minorile è alimentato da diversi fattori, tra cui la povertà, i conflitti e le crisi economiche. Negli ultimi anni, l’emergenza sanitaria legata alla pandemia di coronavirus ha ulteriormente aggravato la situazione, spingendo molte famiglie nella miseria e aumentando il rischio di povertà tra i minori. Nel 2020, si stima che 63 milioni di bambine e 97 milioni di bambini siano stati coinvolti nel lavoro minorile, con un aumento di ulteriori nove milioni a causa delle conseguenze della pandemia.

Il ruolo delle istituzioni e le parole di Papa Francesco

In questo contesto, il Pontefice ha più volte espresso preoccupazione riguardo a questo fenomeno. Il 1° maggio, in occasione della Festa del lavoro, Luigino Bruni, economista, ha riflettuto sull’eredità del Papa, sottolineando come i governi non possano rimanere in silenzio di fronte a tale sfruttamento. L’obiettivo dell’Agenda 2030 è di eliminare il lavoro minorile in tutte le sue forme entro il 2025, ma i dati mostrano che dal 2016 non ci sono stati miglioramenti significativi.

Il dibattito internazionale e le sfide future

Il tema del lavoro minorile è presente anche nei colloqui tra Mercosur e Unione Europea, dove emergono preoccupazioni riguardo alla protezione dei minori impiegati in coltivazioni di prodotti alimentari. Questo processo di ratifica è complesso e potrebbe incontrare resistenze da parte di alcuni Paesi europei come Francia e Polonia. La questione è legata non solo al lavoro minorile, ma anche all’uso di fitofarmaci pericolosi per la salute dei lavoratori.

Il consumo al centro del dibattito

Bruni mette in evidenza come il nostro tempo sia dominato dal consumo piuttosto che dal lavoro. Nelle narrazioni contemporanee, il lavoro sembra essere scomparso dall’orizzonte, creando una grande eclisse simbolica. La riflessione di Papa Francesco si è concentrata sull’importanza di recuperare il valore del lavoro come mezzo di inclusione sociale. Durante un discorso nel 2021, ha esortato a non rimanere indifferenti di fronte all’emergenza del lavoro minorile e ha invitato le istituzioni a non essere complici di questo sfruttamento.

L’importanza di un’azione collettiva

Il Pontefice ha anche sottolineato l’importanza di interrogarsi sulle dinamiche che portano i minori a lavorare anziché studiare. La sua attenzione si è concentrata su regioni del mondo dove il lavoro minorile è parte del sistema economico, con bambini sottratti dalla scuola e costretti a lavorare in fabbriche. Bruni conclude evidenziando come le parole di Francesco rappresentino un appello per una maggiore consapevolezza sociale e per un impegno concreto nella lotta contro il lavoro minorile.

Scritto da AiAdhubMedia

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