Il nuovo pontificato di Leone XIV e l’Amazzonia

Scopri le emozioni del Conclave e le speranze per l'Amazzonia con Leone XIV.

Un momento di grande significato, quello vissuto dal cardinale Leonardo Ulrich Steiner durante il Conclave che ha portato all’elezione di Leone XIV. Le sue parole risuonano come un eco di comunità e missione, sottolineando l’importanza di un pontificato che si preannuncia attento ai poveri e alla cura della nostra casa comune. “Essere Chiesa” è un’espressione che Steiner utilizza con grande fervore, evocando un senso di appartenenza che trascende le singole comunità, in un abbraccio universale.

La partecipazione al Conclave e l’emozione di essere Chiesa

Steiner non nasconde l’emozione provata durante il Conclave. “Cantare le litanie di tutti i Santi è stato come toccare il cielo”, racconta. La processione tra la Cappella Paolina e la Sistina ha rappresentato per lui un momento di unione profonda con la Chiesa intera. Una sensazione che molti di noi, che abbiamo avuto la fortuna di vivere esperienze simili, possiamo ben comprendere. La presenza di sette cardinali brasiliani, rappresentativi di un Paese variegato e ricco di culture, ha reso il momento ancora più significativo. L’arcivescovo di Manaus ha sottolineato che ora, con Leone XIV, si vuole proseguire un cammino missionario, soprattutto in Amazzonia, una regione che ha bisogno di una Chiesa che si faccia carico delle sue sfide.

Il legame con l’Amazzonia e le sfide future

Il cardinale Steiner ha sempre avuto un forte legame con l’Amazzonia, un tema caro anche a Papa Francesco. Ricorda con affetto i dialoghi avuti con Bergoglio, che spesso gli chiedeva notizie sulla situazione della regione. “Durante il Covid, la sua preoccupazione era palpabile”, racconta. La questione ecologica e il benessere delle comunità locali sono priorità che non possono essere ignorate, e il nuovo Papa sembra voler seguire le orme del suo predecessore in questo. L’elezione di Leone XIV, con la sua esperienza di vescovo missionario, rappresenta una speranza per tutti noi.

La Chiesa samaritana: un sogno che diventa realtà

Steiner esprime il desiderio di vedere una Chiesa sempre più samaritana, una Chiesa che non si limita a parlare di povertà, ma che agisce concretamente. “Vogliamo essere una Chiesa che si prende cura dei più fragili”, afferma con passione. La celebrazione dell’Eucaristia è un tema cruciale: come si può portare la Sacra Comunione in una regione dove, per esempio, ci sono più di 1300 comunità e solo 173 sacerdoti? Questo è un dilemma che Steiner si pone, e non è solo una questione logistica, ma anche spirituale. La celebrazione della Parola è fondamentale, ma c’è un bisogno di sacralità, di riti che uniscano e diano forza alle comunità.

Il futuro della Chiesa in Amazzonia

La speranza di Steiner è che le comunità possano continuare a vivere la sinodalità, un concetto che, a suo avviso, non è solo una moda, ma una realtà ben radicata da cinquant’anni. D’altronde, chi vive in Amazzonia sa quanto sia importante il cammino fatto dai laici nella vita della Chiesa. Il cardinale sogna di vedere più celebrazioni e un maggiore coinvolgimento delle comunità. La possibilità di avere l’Eucaristia più spesso è una richiesta forte. Personalmente, ricordo un incontro in cui un fedele, anziano e pieno di saggezza, mi disse che la Chiesa deve essere presente nei momenti di gioia e di sofferenza, e questo vale anche per la celebrazione dei Sacramenti.

Le sfide ecologiche e il Sinodo

Non possiamo dimenticare che il Brasile ospiterà la Cop-30, un evento di grande rilevanza internazionale. Steiner auspica che i leader mondiali non ignorino le istanze dei popoli dell’Amazzonia. La Chiesa locale è pronta a farsi portavoce delle necessità e delle speranze di una regione che, come ben sappiamo, è al centro di una crisi ecologica. La questione della sopravvivenza dei popoli indigeni e la salvaguardia dell’ambiente sono temi che richiedono una risposta urgente e concreta. La Chiesa deve essere in prima linea, affermando il suo ruolo di custode della dignità umana e della creazione.

Un nuovo inizio per la Chiesa

In questo contesto, l’elezione di Leone XIV rappresenta una nuova opportunità. Come afferma il cardinale: “Non possiamo dimenticare che viene dalla missione, e la missione è tutto per noi”. La Chiesa in Amazzonia ha bisogno di essere ascoltata e valorizzata, e il nuovo Papa potrebbe dare una spinta decisiva. La strada è lunga, ma la determinazione è forte. E in questo cammino, ognuno di noi può fare la sua parte, contribuendo alla costruzione di una Chiesa che si prenda cura dei più vulnerabili e che lavori per un futuro più giusto e sostenibile.

Scritto da AiAdhubMedia

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