Il Vaticano promuove l’inclusione delle persone con disabilità nel 2025

Il Vaticano si fa portavoce di un messaggio di inclusione e supporto per le persone con disabilità.

Immagina di essere seduto in una sala piena di rappresentanti di tutto il mondo, ognuno con una storia da raccontare e un obiettivo comune: l’inclusione delle persone con disabilità. È esattamente ciò che è accaduto durante la 18.ma sessione della Conferenza degli Stati parte della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, che si è tenuta a New York. Qui, Suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della CEI, ha portato la voce della Chiesa, sottolineando quanto sia cruciale il supporto a chi vive in condizioni di vulnerabilità.

L’importanza del supporto familiare

Durante il suo intervento, Suor Veronica ha enfatizzato che il supporto alla famiglia è fondamentale per accompagnare le persone con disabilità in ogni fase della vita. “È essenziale lavorare anche nell’ambito della spiritualità, per favorire le transizioni di vita”, ha affermato. E chi non ha mai pensato a quanto sia importante avere un porto sicuro, un luogo dove sentirsi sostenuti? La Chiesa, con il suo approccio, cerca proprio di creare questi spazi di accoglienza e crescita, superando stereotipi e pregiudizi che spesso circondano il tema della disabilità.

Un impegno che sfida le convenzioni

Essere l’unica suora in un contesto così internazionale è un’esperienza che porta emozione e curiosità. “Ogni sorriso e ogni domanda che ricevo mi fanno capire che il lavoro della Chiesa è apprezzato”, racconta Suor Veronica. E non è da poco, considerando che la Chiesa sta cercando di rompere il muro dell’indifferenza, portando avanti un messaggio di accoglienza e inclusione. “Molti mi dicono: ‘Non pensavamo che la Chiesa facesse tutto questo!'”, una frase che rivela quanto ci sia ancora da scoprire.

Le sfide della tecnologia e della disabilità

Un punto interessante toccato da Suor Veronica è l’importanza delle nuove tecnologie. “L’Intelligenza Artificiale può davvero migliorare la qualità della vita”, sostiene. Ma attenzione: “Non dobbiamo mai dimenticare che alla fine c’è una persona”. E qui si apre un dibattito cruciale: come possiamo garantire che il progresso tecnologico non crei ulteriori divisioni? Le famiglie, in particolare quelle che vivono in contesti di conflitto, affrontano sfide enormi. Suor Veronica ci ricorda che c’è chi vive una vera e propria ‘tripla ghettizzazione’, come nel caso di donne disabili straniere, e che è fondamentale unire le forze per rispondere a queste necessità.

Un piano d’azione per il futuro

Concludendo la sua presentazione, Suor Veronica ha parlato di iniziative concrete, come l’app “Vatican for all”, che mira a garantire l’accessibilità agli eventi del Papa. “È essenziale favorire il lavoro, il tempo libero, l’arte e l’educazione all’affettività”, ha affermato. La Chiesa, insomma, non si ferma alla teoria, ma si impegna in azioni pratiche per migliorare la vita di chi è in difficoltà.

Una visione rinnovata sulla disabilità

Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, presente all’evento, ha sottolineato l’importanza di passare da una visione assistenzialista a una di valorizzazione delle potenzialità e dei talenti. “Non dobbiamo parlarne solo quando ci sono eventi drammatici o storie edificanti, ma raccontare la quotidianità”, ha affermato. E chi sa, magari un giorno, questi racconti quotidiani diventeranno la norma, e non l’eccezione?

Un evento che unisce e ispira

La delegazione italiana ha organizzato eventi unici, come concerti e incontri con associazioni, creando spazi di confronto e collaborazione. Si è parlato anche del G20 che si terrà in Sudafrica, dove si continuerà il lavoro iniziato ad Assisi, il primo G7 dedicato alla disabilità. Un passo importante, non trovi?

In un mondo che a volte sembra dimenticare le fragilità, il messaggio del Vaticano è chiaro: tutti meritano un posto e una voce. E chi lo sa, magari queste iniziative porteranno un giorno a una società più inclusiva e accogliente per tutti.

Scritto da AiAdhubMedia

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