Israele intensifica la pressione su Hamas con un nuovo piano militare

Israele annuncia un piano militare per Gaza, mentre si intensificano le tensioni con Hamas e le famiglie dei sequestrati chiedono giustizia.

Israele e il nuovo piano militare per Gaza

Israele sta preparando un nuovo piano militare con l’obiettivo di aumentare la pressione su Hamas, in un contesto di tensione crescente. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che il piano prevede una massiccia invasione di Gaza, sebbene non sia immediata. Infatti, si attenderà la visita del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, programmata dal 13 al 16 maggio, prima di attuare qualsiasi operazione.

Il piano prevede lo sfollamento di centinaia di migliaia di civili dalle aree del nord e del centro di Gaza verso il sud. Netanyahu ha assicurato che verranno distribuiti aiuti umanitari essenziali, sottolineando che tali operazioni saranno condotte sotto stretto controllo e tramite aziende private, probabilmente americane. Questo approccio mira a differenziare tra i civili e gli elementi di Hamas, cercando di minimizzare l’impatto sui civili innocenti durante le operazioni militari.

Tensioni interne in Israele

Il nuovo piano militare ha scatenato un’ondata di proteste in Israele, soprattutto tra le famiglie dei sequestrati da Hamas. Queste famiglie hanno manifestato davanti al Knesset, il parlamento israeliano, esprimendo il loro dolore e chiedendo che i riservisti si rifiutino di combattere in un’operazione che potrebbe comportare ulteriori rischi. Le forze militari israeliane hanno dovuto chiarire che l’espansione dell’operazione sarà ampia ma mirata, escludendo le zone dove si ritiene siano detenuti i prigionieri.

Attacchi israeliani in Yemen e Libano

Nel frattempo, Israele ha intensificato le sue operazioni anche contro gli Houthi in Yemen. I recenti raid aerei hanno portato alla distruzione di una fabbrica a Hodeida, causando la morte di due persone. Hamas ha denunciato questi attacchi come crimini di guerra, promettendo una risposta severa. Un portavoce degli Houthi ha dichiarato che l’attacco non passerà inosservato, e che il sangue dei civili sarà il carburante per una risposta imminente e sorprendente.

In un altro fronte, le forze di difesa israeliane hanno attaccato obiettivi in Libano, colpendo un sito di produzione e stoccaggio di armi di Hezbollah nella valle della Beqaa. Queste azioni militari rientrano in una strategia più ampia di Israele per contrastare le minacce provenienti da diversi fronti, alimentando ulteriormente le tensioni nella regione.

Scritto da AiAdhubMedia

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