Immagina di trovarti di fronte a una scultura che non solo racconta una storia, ma ti invita a riflettere su temi profondi come la migrazione e l’accoglienza. Questo è ciò che offre la mostra personale dell’artista albanese Adrian Paci, intitolata No Man is an Island, un percorso che unisce materia, luci e suoni in un’esperienza immersiva.
Il viaggio dell’arte
La figura centrale di questa esposizione è una scultura bianca, intitolata Home to Go, realizzata nel 2001 e rappresentante un uomo con ali pesanti, simbolo di un viaggio che non è solo fisico ma anche simbolico. L’opera, un calco del corpo dell’artista stesso, presenta un uomo piegato in avanti, con un tetto di casa legato sulla schiena. Paci spiega che l’opera esplora l’idea di casa, intesa come rifugio, e allo stesso tempo il movimento, l’andare e l’errare, sottolineando la dualità dell’esistenza umana.
Ali di legno e tegole
Le ali della scultura, realizzate in legno e tegole, evocano l’immagine di un’umanità sospesa, tra precarietà e trascendenza. Paci ci invita a considerare l’essere umano come un viandante, in un viaggio forzato e drammatico, costretto a lasciare la propria terra. “La migrazione”, dice l’artista, “è un’esperienza fatta di storie, volti e emozioni, che merita di essere raccontata con il giusto linguaggio”.
Un dialogo con la sacralità
La scultura si colloca lungo il percorso che conduce i pellegrini a San Pietro, creando un dialogo con la sacralità dei luoghi e la tradizione artistica del passato. Paci trae ispirazione dall’iconografia cristiana, come si evince dalle sue opere precedenti, Cappella Pasolini e Via Crucis. La presenza di questa scultura nella window gallery di Conciliazione 5, visibile fino al 21 settembre, invita i visitatori a una riflessione profonda.
Un’installazione video evocativa
Non solo sculture, ma anche video installazioni fanno parte di questo progetto. The bell tolls upon the waves, una video installazione del 2024, è ospitata nelle Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia. Questa opera è ispirata a un episodio storico del XVI secolo, in cui, durante un attacco turco, la Campana di Santa Caterina fu rubata e affondò in mare. Paci ha creato una piattaforma galleggiante con una campana, simbolo di questo evento, documentando l’operazione con un video che cattura i rintocchi generati dal movimento delle onde.
Riflessioni sull’umanità
Questa mostra non è solo un’esposizione, ma una vera e propria narrazione che intreccia memoria personale e attenzione alle questioni contemporanee. L’invito a riflettere sulla comune appartenenza e sulla responsabilità reciproca si fa forte, rispondendo al desiderio del cardinale José Tolentino de Mendonça di rendere Conciliazione 5 uno spazio aperto alla spiritualità e alla potenza dell’arte. Con un focus su temi come l’ambiente e la povertà, questa esposizione si inserisce in un progetto più ampio che si prepara a celebrare il Giubileo del 2025.
Un’esperienza da vivere
In sintesi, la mostra di Adrian Paci offre un’esperienza unica che invita a riflettere su temi attuali attraverso l’arte. Non perdere l’opportunità di immergerti in questo viaggio emozionante e significativo, dove ogni opera racconta una storia, e ogni visita diventa un’occasione per pensare e sentirsi parte di una comunità più ampia.