Immagina di trovarti in un paesino brianzolo, il sole splende e nell’aria si sente un profumo di tradizione che pare quasi abbracciarti. Ecco, questa mattina, le telecamere di “Mattina Cinque” hanno fatto tappa ad Albiate per raccontare la storica Sagra di San Fermo, un evento che da 416 anni riunisce la comunità attorno a piatti tipici e momenti di allegria. Ma quest’anno, la sagra si presenta in una veste rinnovata, e non tutti sembrano approvarlo, anzi!
La tradizione in discussione
Il sindaco Vanessa Gallo, eletta un anno fa, ha deciso di dare una svolta più “green” all’evento, ma i cittadini non hanno preso bene questa novità. Per esempio, niente più salamelle gratis per i pensionati, solo stand dove acquistarle. E non è finita qui: il concorso della trippa è stato cancellato, così come la sfilata dei trattori e la mostra zootecnica. Una vera e propria rivisitazione del passato, che ha lasciato molti a bocca aperta, come se avessero scoperto che il loro caffè è stato sostituito con acqua calda!
Le reazioni dei cittadini
La risposta della comunità è stata vivace. I “Amici di San Fermo”, storici organizzatori, si sono subito schierati a difesa della tradizione, mentre il consigliere regionale Alessandro Corbetta ha sottolineato che queste scelte potrebbero compromettere l’essenza stessa della sagra. Durante la trasmissione, è stata intervistata anche una naturopata alimentare che, con toni accesi, ha criticato la decisione dell’amministrazione: “La salamella ha un profilo metabolico diverso rispetto al dolcetto che vorrebbero offrire. Ehi, non è che la salamella sia il male assoluto!”
Il dibattito si accende
Ma non sono stati solo esperti a esprimere il proprio disappunto. Molti anziani, con passione e talvolta con toni coloriti, hanno ribadito il loro diritto di scegliere cosa mangiare. “So io se devo mangiare la salamella oppure no, sono io libero di decidere!”, ha esclamato un pensionato davanti alle telecamere, come a dire che la sua libertà di scelta non può essere messa in discussione. E chi può dargli torto?
Un po’ di ironia per addolcire la situazione
In mezzo a questa discussione, non è mancata la vena ironica: qualcuno ha suggerito di sostituire la salamella con un hamburger di grillo, suscitando risate e dissensi. “Ma dai, questa è una festa agricola, non un laboratorio di cucina futuristica!” ha commentato un genitore, mentre ricordava come la sfilata dei trattori fosse una tradizione che si svolgeva in totale sicurezza.
Un futuro incerto ma ricco di sapore
Insomma, la Sagra di San Fermo si trova di fronte a un bivio. Da un lato, c’è il desiderio di rinnovarsi e di adattarsi ai tempi moderni; dall’altro, c’è un forte richiamo alla tradizione, a quei sapori che raccontano la nostra storia e che, in fondo, ci fanno sentire un po’ più a casa. La vera domanda è: come si può trovare un equilibrio tra innovazione e rispetto delle radici? Magari, con un po’ di salamella in mano e un sorriso sulle labbra, tutto diventa più facile da digerire!