La tassazione delle pensioni per chi vive all’estero

Tassazione delle pensioni all'estero: tutto quello che devi sapere per evitare sorprese.

Negli ultimi anni, sempre più pensionati italiani hanno deciso di trasferirsi all’estero in cerca di un clima più favorevole o di una tassazione più leggera sulle loro pensioni. Paesi come Portogallo, Malta o le Isole Canarie sono diventati delle mete ambite. Ma dietro a queste scelte si nascondono diverse considerazioni fiscali che è importante tenere a mente.

La residenza fiscale: un aspetto cruciale

La residenza fiscale è il primo elemento da considerare per chi decide di trasferirsi all’estero. Infatti, il nostro Paese tassa i redditi dei cittadini in base alla loro residenza fiscale. Se un pensionato mantiene la residenza fiscale in Italia, la pensione sarà soggetta a tassazione italiana, anche se vissuta all’estero. Per perdere la residenza fiscale italiana, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici, come la cancellazione dal registro della popolazione residente e l’iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero).

I requisiti per la perdita della residenza fiscale

Perdere la residenza fiscale italiana non è così semplice. Oltre alla cancellazione dal registro, il pensionato deve dimostrare di aver realmente trasferito il proprio centro di interessi all’estero. Questo significa che è fondamentale risiedere effettivamente nel nuovo Paese e mantenere lì le proprie relazioni personali e familiari. L’Agenzia delle Entrate verifica costantemente la situazione dei pensionati all’estero, attraverso controlli incrociati e scambi di informazioni con altri Paesi.

La doppia imposizione fiscale

Un altro aspetto da considerare è il rischio di doppia imposizione fiscale. In molti casi, un pensionato potrebbe trovarsi a dover pagare le tasse sia in Italia che nel Paese di nuova residenza. Fortunatamente, esistono delle convenzioni internazionali che evitano questo problema. Le convenzioni contro le doppie imposizioni stipulate dall’Italia con altri Paesi stabiliscono che le pensioni, generalmente, sono tassabili solo nel Paese di residenza del pensionato, a meno che non si tratti di pensioni pubbliche.

Le pensioni pubbliche e la tassazione

È importante notare che le pensioni pubbliche italiane sono tassabili esclusivamente in Italia, indipendentemente dalla residenza fiscale del pensionato. Questo significa che anche se un pensionato vive all’estero, se riceve una pensione pubblica dall’Italia, dovrà continuare a pagare le tasse in Italia. Invece, per le pensioni private, la situazione è diversa e possono essere tassate nel Paese di residenza, sempre rispettando le normative locali.

Controlli e verifiche fiscali

L’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli sui pensionati all’estero, con l’obiettivo di verificare se la residenza fiscale sia stata effettivamente trasferita. Questi controlli possono includere verifiche incrociate con i comuni di residenza in Italia, che sono tenuti a segnalare cambiamenti nella residenza. È dunque fondamentale che i pensionati all’estero mantengano una corretta documentazione e rispettino le normative locali.

Conclusioni e consigli pratici

Per chi sta considerando di trasferirsi all’estero, è consigliabile fare un’analisi approfondita della propria situazione fiscale. Rivolgersi a un esperto in materia fiscale internazionale può evitare sorprese e garantire che la transizione avvenga senza problemi. Scegliere il Paese giusto, comprendere le normative fiscali e mantenere una corretta iscrizione all’AIRE sono passi fondamentali per un trasferimento sereno e senza complicazioni. Ricordate, una buona pianificazione fiscale è la chiave per godere appieno della vostra pensione all’estero.

Scritto da AiAdhubMedia

Le sfide previdenziali dei lavoratori pubblici in Sicilia

Novità sulle pensioni: la fine dell’aumento per aspettativa di vita