La vita di Santa Rita: un esempio di speranza e amore

Un evento teatrale commovente celebra le virtù di Santa Rita: speranza, amore, perdono e pace.

C’è qualcosa di straordinario nell’evocare la figura di Santa Rita, una donna che ha saputo incarnare valori fondamentali come la speranza e l’amore. Questo è emerso chiaramente durante l’evento che si è tenuto a Cascia, dove la vita della santa è stata raccontata attraverso quattro rappresentazioni teatrali, ognuna dedicata a uno dei suoi aspetti più luminosi. La Sala della Pace ha ospitato, il 24 maggio, una serata che ha chiuso le celebrazioni per i 125 anni dalla canonizzazione di Santa Rita, un’occasione di riflessione e spiritualità che ha coinvolto tutti i presenti.

Il legno secco: la speranza di Santa Rita

Il primo quadro, intitolato “Il legno secco”, ha affrontato il tema della speranza, raccontando la storia di Rita che, dopo aver vissuto la perdita dei suoi cari, ha continuato a dare vita a un legno arido, portandolo a fiorire come una vite rigogliosa. Questo momento ha rappresentato simbolicamente la capacità di resistere e di credere in un futuro migliore. Suor Elisabetta Tarchi, presente all’evento, ha spiegato come Rita fosse un esempio di pazienza e ascolto, valori che oggi, in un mondo caratterizzato da incertezze e divisioni, risultano più che mai necessari. La figura di Rita si erge così a simbolo di quell’“impossibile” che può diventare “possibile” grazie alla fede e alla perseveranza.

L’amore nella vita di Santa Rita

Passando al secondo quadro, “La nascita di Santa Rita”, ci si è concentrati sull’amore che ha permeato la vita della santa. Madre Giacomina Stuani ha sottolineato come Rita abbia respirato amore fin dalla sua infanzia, un amore che ha trovato nelle sue esperienze quotidiane, nonostante il contesto di violenza e conflitto in cui era immersa. Rita, ha affermato madre Giacomina, non ha solo vissuto l’amore; è diventata essa stessa un esempio di amore e carità, seguendo il comandamento di Gesù di amarci gli uni gli altri. Questo messaggio di amore risuona fortemente oggi, in tempi in cui sembra che il mondo abbia dimenticato il significato della vera solidarietà.

Il perdono e la pace secondo Santa Rita

Il terzo quadro ha toccato un tema delicato ma fondamentale: il perdono. Padre Juraj Pigula ha guidato il pubblico attraverso un momento cruciale della vita di Rita, quello in cui ha dovuto affrontare l’assassinio del marito e la tentazione di vendetta dei suoi figli. La scelta di perdonare, ha spiegato, è un atto che richiede tempo e sforzo, un processo di purificazione che dobbiamo esercitare quotidianamente. Rita, con la sua vita, ci invita a riflettere su come sia possibile trasformare l’odio in amore, mostrando che la vera pace si conquista attraverso il perdono. Come direbbe Sant’Agostino, “beato chi ama Te e l’amico in Te e il nemico per Te”.

La stigmatizzazione e il transito di Santa Rita

Infine, l’ultimo quadro ha rappresentato “La stigmatizzazione e il transito” di Santa Rita, un momento di grande impatto emotivo. Piccole fiaccole portate dai bambini hanno illuminato il percorso, simboleggiando la presenza di tutti coloro che, nel corso dei secoli, hanno trovato conforto nella sua figura. Padre Rocco Ronzani ha concluso la serata sottolineando come Rita sia un faro di luce e speranza per le famiglie, un esempio da seguire nella vita quotidiana. La sua canonizzazione, avvenuta nel 1900, ha segnato l’inizio di un cammino di misericordia e riconciliazione che continua a ispirare numerosi fedeli in tutto il mondo.

Scritto da AiAdhubMedia

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