L’architettura sacra come strumento di valorizzazione culturale

Il convegno nazionale sulla basilica di Santa Maria Maggiore a Lomello ha aperto nuove prospettive sull'architettura sacra e il suo significato culturale.

Riscoprire l’architettura sacra non è solo un modo per osservare edifici storici, ma è un viaggio che ci invita a immergerci in una narrazione profonda, dove si intrecciano spiritualità e comunità. Recentemente, a Lomello, si è tenuto il convegno “Ereditare il patrimonio culturale religioso”, un’occasione unica per studiosi e appassionati di esplorare la basilica di Santa Maria Maggiore. Qui, ogni pietra racconta una storia, come se fosse un testo da interpretare. La professoressa Olimpia Niglio, che ha promosso l’incontro, ha esortato i partecipanti a indossare l’abito del paleografo, sottolineando così l’importanza di saper leggere ogni elemento architettonico alla luce della sua storia.

Un’aula a cielo aperto: l’esperienza accademica alla basilica

Dal 2023, la basilica di Santa Maria Maggiore ha assunto un nuovo ruolo educativo, diventando un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Gli studenti del corso di Restauro Architettonico dell’Università di Pavia, guidati dalla professoressa Niglio, hanno avuto l’opportunità di svolgere attività pratiche sul campo, esaminando materiali e proponendo interventi. Ti sei mai chiesto come si possa avvicinarsi in modo concreto all’architettura? Questo approccio ha permesso di analizzare i materiali e progettare con consapevolezza, trasformando l’esperienza in un’opportunità di valorizzazione del patrimonio culturale religioso. La collaborazione con la Diocesi di Vigevano e la comunità locale ha creato un dialogo profondo tra passato e presente, rendendo l’architettura non solo un oggetto da guardare, ma un’esperienza da vivere.

Il convegno, tenutosi in un contesto di grande significato storico, ha messo in luce come la basilica non sia solo un monumento, ma un vero e proprio luogo di vita e spiritualità. I relatori hanno esplorato la storia della Lomellina e delle sue architetture, rivelando come questi spazi possano essere reinterpretati per rispondere alle esigenze contemporanee. La basilica diventa quindi un palinsesto, dove ogni strato di storia si sovrappone e si arricchisce, creando un dialogo continuo tra le generazioni. Non è affascinante pensare a quante storie e significati si nascondano dietro a quelle mura?

Il convegno: un punto di partenza per il futuro

Coordinato dalla professoressa Niglio e da Luigi Carlo Schiavi, questo convegno rappresenta una tappa fondamentale nel percorso avviato nel 2022, con l’obiettivo di approfondire il significato storico e spirituale della basilica, restituendola alla comunità con nuove chiavi di lettura. I relatori hanno affrontato temi variegati, dalla storia tardoantica alla conservazione dei beni ecclesiastici, articolando le loro presentazioni in sezioni che hanno messo in risalto la complessità dell’edificio. Ti sei mai chiesto come la forma di un edificio possa riflettere il suo significato? Uno degli aspetti più interessanti emersi è stato il ribaltamento del paradigma tradizionale: non è la forma a determinare la funzione, ma è il significato spirituale che modella la forma. Questo approccio ci invita a vedere la chiesa non solo come un luogo fisico, ma come una comunità viva e pulsante, un vero e proprio popolo di Dio. L’architettura sacra, quindi, non è solo una questione di estetica, ma un’espressione di una tensione collettiva e spirituale.

Conclusioni e riconoscimenti: un futuro da costruire

Il convegno si è concluso con la celebrazione della Messa del Corpus Domini e la consegna del premio accademico per il miglior progetto di restauro realizzato nell’anno 2024-2025. Quest’anno, il riconoscimento è andato a Gaia Di Lernia e Giulia Venanti per il loro progetto di restauro dell’altare post-tridentino della basilica. Questo momento ha simboleggiato l’unione tra riflessione teorica e pratica progettuale, confermando il valore della basilica di Lomello come spazio di studio e fede. La basilica continua a parlare attraverso le sue pietre, e chi sa ascoltare può coglierne il senso più profondo, contribuendo a un patrimonio culturale vivo e in continua evoluzione. Non è meraviglioso pensare che ogni passo che facciamo in questi luoghi ci connette con la nostra storia e la nostra spiritualità?

Scritto da AiAdhubMedia

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