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Origini e significato delle cartellate
Le cartellate, conosciute anche come carteddate, sono dolci tipici della Puglia che vengono preparati durante le festività natalizie, pasquali e di Carnevale. La loro forma caratteristica, simile a una corona, è legata alla tradizione cristiana, richiamando le fasce che avvolsero il Bambino Gesù e la corona di spine della Crocifissione. Questi dolci, che si possono trovare anche con nomi diversi come crustele o crispelle, sono un simbolo della cultura gastronomica pugliese e rappresentano un legame profondo con le tradizioni locali.
Ingredienti e preparazione delle cartellate
La ricetta tradizionale delle cartellate prevede l’uso di ingredienti semplici ma ricchi di sapore. Tra i principali, spicca il mosto cotto, che può essere sostituito con un vino bianco dolce se non disponibile. Per preparare le cartellate, si inizia scaldando l’olio di oliva con la scorza di limone e arancio, per poi unirlo alla farina disposta a fontana. Dopo aver impastato, si stende la pasta in una sfoglia sottile e si taglia in strisce. Ogni striscia viene piegata e pizzicata per formare delle tasche, che vengono poi arrotolate su se stesse. Questo processo artigianale è fondamentale per ottenere la giusta consistenza e forma dei dolci.
Frittura e guarnizione delle cartellate
Una volta preparate, le cartellate vengono fritte in abbondante olio caldo fino a doratura. È importante girarle con attenzione per garantire una cottura uniforme. Dopo la frittura, si scolano su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Infine, le cartellate vengono immerse in un miele caldo, aromatizzato con succo d’arancia, e cosparse di zuccherini colorati. Questo passaggio finale non solo conferisce un sapore delizioso, ma rende anche i dolci visivamente accattivanti, perfetti per le celebrazioni.