Immagina di aprire la tua cassetta delle sorprese e trovare solo buone notizie: questo è un po’ ciò che è accaduto alle casse pensioni svizzere a maggio. Dopo due mesi di preoccupazioni e rendimenti in rosso, finalmente si respira aria di ottimismo! Secondo un’analisi di UBS, il rendimento medio al netto delle spese è balzato all’1,7%. Una vera boccata d’ossigeno per coloro che stanno pensando al loro futuro pensionistico.
Le azioni tirano la giostra
Ma quali sono stati i protagonisti di questo rimbalzo? Sorpresa! Le azioni svizzere, con un incremento del +2,6%, e quelle estere, che hanno brillato con un +5,4%. Invece, le obbligazioni svizzere hanno fatto un passo timido con un +0,4%, mentre quelle estere hanno mostrato un leggero segno negativo, attestandosi a -0,1%. Chissà, magari le obbligazioni si sono distratte guardando le azioni ballare!
Un mese da ricordare
Se diamo un’occhiata più da vicino, notiamo che il comparto immobiliare non è rimasto a guardare: gli investimenti diretti hanno guadagnato un modesto +0,2%, e quelli indiretti un +0,5%. È interessante notare che le casse pensioni più fortunate hanno raggiunto un rendimento del 3,2%, mentre quelle meno fortunate si sono fermate allo 0,4%. Come si suol dire, chi ben comincia è a metà dell’opera!
Un confronto con gli anni passati
Guardando a lungo termine, dal 2006, anno in cui UBS ha iniziato a monitorare i rendimenti, la performance media delle casse pensioni si attesta al +3,4% annuo. Un bel traguardo, considerando che nel 2024 abbiamo visto un +7,7% e nel 2023 un +5,0%. Però, non dimentichiamo il 2022, che ha segnato un -9,6%. Un anno da cancellare dalla memoria, come ci si scorda di una vecchia maglietta rovinata.
I mercati si riprendono
Gli esperti di UBS non si sono lasciati sfuggire l’occasione di commentare: “I mercati finanziari hanno mostrato una ripresa significativa a maggio, interrompendo una striscia di tre mesi di perdite, culminata in un aprile piuttosto deludente”. La ripresa è stata aiutata dall’allentamento delle tensioni nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Insomma, è un po’ come se avessero trovato un accordo su chi deve portare la pizza alla festa!
Volatilità in arrivo
Tuttavia, UBS mette in guardia: gli investitori dovranno prepararsi a una certa volatilità. La politica commerciale di Washington continua a essere un mistero, come il motivo per cui il caffè delle 3 del pomeriggio è così irresistibile! Dopo il rimbalzo di maggio, si prevede solo un limitato potenziale di rialzo per le azioni a breve termine. Ma non disperiamo! La crescita strutturale degli utili e un contesto politico più stabile potrebbero dare nuova energia già nel 2026.
Investire nel lungo termine
Non dimentichiamo che le obbligazioni di alta qualità continuano a rappresentare un’opzione interessante per chi cerca un buon profilo di rischio/rendimento. E l’oro? Beh, è probabile che rimanga un importante punto di riferimento per i portafogli, soprattutto dopo i recenti guadagni di prezzo.
In quest’analisi si mettono in evidenza anche i punti deboli dei portafogli e si offrono spunti su come ridurre eventuali costi nascosti. Insomma, un pacchetto completo per chi vuole navigare il mare delle finanze con maggiore consapevolezza.
Per finire, se sei un risparmiatore o un investitore, pensare a un approccio a lungo termine con gli ETF potrebbe rivelarsi più vantaggioso rispetto ai tradizionali fondi d’investimento. E, come sempre, è consigliabile consultare un esperto per orientarsi al meglio nel mondo degli investimenti.