Nel cuore di Roma, dal 21 al 24 ottobre, si è svolto il V Incontro mondiale dei Movimenti popolari, un evento che ha radunato rappresentanti da varie nazioni, uniti dalla volontà di far sentire la voce degli esclusi. La giornata culminante è stata l’udienza con Papa Leone XIV, un momento atteso e carico di emozioni per tutti i partecipanti.
Il significato dell’incontro
L’udienza, tenutasi nell’Aula Paolo VI, è stata aperta dal cardinale Michael Czerny, che ha sottolineato l’importanza del legame tra il Papa e i poveri, radicato nella sua storia personale. Czerny ha espresso gratitudine per il riconoscimento dei Movimenti popolari nella prima esortazione apostolica di Leone XIV, Dilexi te, dedicata all’amore verso i bisognosi. Ha avvertito che l’assenza di ascolto da parte delle istituzioni può portare all’esclusione delle persone dalla loro lotta quotidiana per la dignità.
Le parole di don Mattia Ferrari
Don Mattia Ferrari, coordinatore di EMMP, ha chiarito che i Movimenti popolari rappresentano le voci degli esclusi e degli oppressi, uniti nella lotta contro le ingiustizie sociali. Ha affermato che questi movimenti non solo aspirano a un mondo migliore, ma lavorano attivamente per costruirlo attraverso la solidarietà e l’organizzazione. La Chiesa, ha detto, ha un ruolo fondamentale nel sostenere queste lotte.
La testimonianza di Guadalupe
Guadalupe, un’immigrata messicana, ha rappresentato tutti i partecipanti esprimendo il loro ringraziamento al Papa e rinnovando l’impegno dei Movimenti popolari. Ha parlato del desiderio di costruire una cultura della vita e dell’incontro, essenziale per affrontare le sfide globali. Le sue parole hanno richiamato l’attenzione sui sacrifici di coloro che hanno perso la vita difendendo i diritti fondamentali, come quelli alla terra e al lavoro.
Un appello alla pace
Durante il suo intervento, Guadalupe ha chiesto una cultura della pace e ha citato le parole di Leone XIV sul sogno di una pace disarmata e disarmante. Questo appello è stato accolto con un lungo applauso, mentre il Papa si è alzato per stringerle la mano, mostrando il suo sostegno e la sua vicinanza.
La marcia verso il Vaticano
Il gruppo dei partecipanti ha iniziato il loro percorso verso il Vaticano partendo da Spin Time, un centro sociale nel quartiere Esquilino. Prima di partire, i partecipanti si sono uniti in canti e danze, portando un messaggio di gioia e determinazione. Con striscioni che proclamavano “Benvenuto V Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari”, si sono diretti verso la sede papale, creando un’atmosfera di festa e di unità.
Un crogiolo di culture
All’interno dell’Aula Paolo VI, si respirava un clima di gioia e speranza. Erano presenti contadini, artigiani, pescatori e lavoratori provenienti da ogni parte del mondo, tutti uniti dalla stessa visione di un futuro migliore. Le loro storie e le loro esperienze hanno arricchito l’incontro, confermando l’importanza della Chiesa come alleata nel loro cammino.
Don Mattia Ferrari ha sottolineato che l’incontro con Papa Leone XIV rappresenta un momento di continuità con il lavoro iniziato da Papa Francesco, rafforzando l’impegno comune per un futuro di giustizia e solidarietà. Insieme, mano nella mano, i Movimenti Popolari e la Chiesa continueranno a camminare verso un mondo in cui nessuno è escluso.
