Immaginate di ricevere un piccolo bonus che può alleviare le spese estive, un aiuto per le vacanze o semplicemente un modo per concedervi un piccolo sfizio. Ebbene, la quattordicesima è proprio questo! Ma quando arriva nel 2025? E chi ha diritto a riceverla? Iniziamo a fare un po’ di chiarezza su questo argomento che sta a cuore a molti, soprattutto a chi vive di pensione o stipendio.
Quando si riceve la quattordicesima
Nel 2025, la quattordicesima viene generalmente erogata nel mese di luglio per i pensionati, mentre per i lavoratori dipendenti può variare a seconda del contratto collettivo applicato. Molti di noi, soprattutto chi è già in pensione, attende con ansia questo pagamento extra: che sia per una piccola fuga, per aiutare i nipoti con le spese scolastiche, o semplicemente per togliersi qualche sfizio, la quattordicesima è spesso un momento atteso. È importante tenere d’occhio le date precise di accredito, che possono variare di anno in anno. Per esempio, nel 2025, si prevede che venga accreditata intorno alla metà di luglio.
Chi ha diritto alla quattordicesima?
Ma chi ha diritto a ricevere questa somma? In linea generale, la quattordicesima è destinata ai pensionati che hanno almeno un anno di contribuzione, ma anche i lavoratori dipendenti in base ai contratti specifici. Ad esempio, i dipendenti pubblici e quelli privati possono avere diverse regole di accesso e importi. E non dimentichiamo i pensionati che hanno versato contributi per un certo numero di anni; loro, in genere, ricevono un importo più consistente. Personalmente, ricordo quando mio nonno aspettava con ansia questa somma ogni anno… era un momento di festa in famiglia!
Come si calcola la quattordicesima
Ora, passiamo a un altro aspetto cruciale: come si calcola la quattordicesima? Di norma, essa corrisponde a una mensilità dell’assegno pensionistico o dello stipendio, ma ci sono delle specifiche da tenere in considerazione. La formula per calcolare la quattordicesima è piuttosto semplice: si divide l’importo totale dei contributi versati per il numero di mensilità anticipate. È fondamentale tenere presente che anche qui ci sono delle variazioni in base al contratto collettivo. Alcuni settori, ad esempio, possono prevedere un calcolo diverso. E se avete dubbi, non esitate a contattare il vostro ente previdenziale!
Dichiarazione dei redditi 2025
Passiamo ora a un altro tema caldo: la dichiarazione dei redditi. Per il 2025, il termine per presentare il modello 730 è fissato per il 30 settembre. È importante prepararsi per tempo, soprattutto se si è pensionati e si riceve la quattordicesima. Ricordate che la quattordicesima è considerata un reddito e quindi deve essere dichiarata. Il modello 730 precompilato, che sarà disponibile dal 30 aprile, offrirà un valido aiuto per semplificare la procedura. Ma attenzione: è sempre bene controllare che i dati siano corretti. Personalmente, ho sempre trovato utile dare un’occhiata alle spese deducibili; può fare la differenza!
Cosa sapere sul modello 730 precompilato
Il modello 730 precompilato è un’opzione comoda, ma non dimenticate che non include tutto. È utile per chi ha redditi semplici, mentre chi ha situazioni più complesse può dover optare per il modello ordinario. La cosa bella è che, se avete bisogno di aiuto, ci sono molti servizi disponibili, anche online, per assistervi nella compilazione. E se vi capitasse di commettere un errore, non disperate: ci sono modi per rettificare la vostra dichiarazione.
Attenzione ai termini e scadenze
Infine, non dimenticate di segnare sul calendario le scadenze importanti! La scadenza per il pagamento delle tasse, il termine per la presentazione della dichiarazione… insomma, tenete tutto sotto controllo. La burocrazia può essere frustrante, ma con un po’ di organizzazione si può navigare serenamente. D’altronde, chi ha tempo non aspetti tempo, giusto? E se tutto questo vi sembra un po’ complicato, ricordate che chiedere aiuto a un esperto è sempre una buona idea!