Tragedia a Castel d’Azzano: esplosione in casa colonica provoca morti e feriti

Un'operazione di sgombero si trasforma in tragedia: il racconto di una giornata drammatica.

Un’esplosione devastante

Una tragica esplosione ha scosso Castel d’Azzano, un comune in provincia di Verona, portando alla morte di tre carabinieri e ferendo oltre quindici persone. L’incidente è avvenuto durante un’operazione di sgombero, quando le forze dell’ordine si sono trovate di fronte a una situazione estremamente pericolosa. L’esplosione, che ha avuto luogo poco dopo le 9 del mattino, ha colpito gli agenti mentre tentavano di entrare in un casolare saturo di gas. I tre carabinieri deceduti, il Luogotenente Marco Piffari, il Carabiniere scelto Davide Bernardello e il Brigadiere Valerio Daprà, erano noti per il loro impegno e dedizione al servizio.

Le circostanze dell’incidente

Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione è stata innescata dall’apertura della porta d’ingresso del casolare, che ha liberato una nube di gas accumulato all’interno. Questo ha provocato una deflagrazione che ha investito gli agenti, causando danni ingenti e un incendio che ha avvolto l’intera area. I vigili del fuoco sono stati prontamente allertati e hanno lavorato instancabilmente per domare le fiamme e soccorrere i feriti. Tra i feriti, undici agenti sono stati trasportati in codice rosso in vari ospedali della zona, ma fortunatamente nessuno di loro è in pericolo di vita.

Il contesto dell’operazione di sgombero

L’operazione di sgombero era stata programmata da giorni, a seguito di ripetuti tentativi di liberare l’immobile occupato dai tre fratelli Ramponi, noti alle autorità per comportamenti violenti e minacce. I tre, Franco, Dino e Maria Luisa, avevano già tentato in passato di ostacolare l’accesso all’ufficiale giudiziario, arrivando addirittura ad aprire bombole di gas. Durante l’irruzione, alcuni agenti si erano calati dal tetto mentre altri tentavano di entrare dalla porta principale. Purtroppo, l’apertura della porta ha innescato la tragedia.

Le indagini e le reazioni

Le autorità, tra cui il Procuratore capo di Verona e il Questore, sono giunte sul luogo dell’incidente per avviare le indagini. Sono stati rinvenuti cinque bombole di gas e resti di bottiglie incendiarie, suggerendo che l’esplosione fosse stata pianificata. Maria Luisa, una delle sorelle, è stata ricoverata con ustioni, mentre gli altri due fratelli sono stati arrestati. Il sindacato SIM dei Carabinieri ha espresso il proprio cordoglio per la perdita dei tre colleghi, sottolineando il loro sacrificio e dedizione al dovere.

Scritto da Redazione

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