Tragedia in montagna: un uomo perde la vita in Val d’Ancogno

Un'escursione si trasforma in tragedia: un uomo di 77 anni muore in un incidente in montagna.

Il pomeriggio di sabato 17 maggio ha riservato una tragica sorpresa agli amanti della montagna. In Val d’Ancogno, un uomo di 77 anni, Giangiuseppe Verlato, originario di Bergamo, ha perso la vita dopo essere precipitato per circa cinquanta metri in una forra. Questo drammatico evento ha lasciato nel dolore non solo la sua famiglia, ma anche il gruppo di amici con cui si trovava, tutti appassionati di escursioni. È difficile immaginare la scena: la bellezza delle Orobie, il cinguettio degli uccelli, e poi… il silenzio interrotto solo dalle urla di chi ha visto tutto accadere.

Un’escursione tra amici

Giangiuseppe era in compagnia della moglie, Ornella Cortinovis, e di altri tredici amici, un gruppo affiatato che spesso si avventurava tra le meraviglie delle montagne. Avevano cominciato la loro giornata da Forno Nuovo di Valtorta, un punto di partenza noto tra gli escursionisti. La Val d’Ancogno era la meta scelta per quel giorno, un’area che offre panorami mozzafiato ma che, come molti sanno, può nascondere insidie per chi non è attento. La tragedia è avvenuta durante il rientro, quando Giangiuseppe ha perso l’equilibrio ed è caduto, scivolando in un burrone, proprio davanti agli occhi della moglie.

I tentativi di soccorso

Subito, in preda al panico, due amici hanno tentato di raggiungere il corpo dell’uomo, ma le condizioni della zona erano troppo pericolose. La roccia scivolosa e la posizione difficile rendevano impossibile un intervento diretto. In un attimo, la situazione era sfuggita di mano: l’elisoccorso è stato immediatamente allertato e, nonostante gli sforzi, Giangiuseppe era già privo di vita quando i soccorritori sono riusciti a recuperarlo. Un’esperienza devastante per tutti i presenti, che hanno assistito impotenti a una scena che, purtroppo, segnerà per sempre le loro vite.

Un dolore che colpisce la comunità

La notizia ha fatto rapidamente il giro della comunità: Giangiuseppe Verlato non era solo un ex medico ortopedico, ma un uomo rispettato e amato da tutti. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile tra amici e familiari. La salma, recuperata dall’elicottero, è stata inizialmente portata a Lenna, prima di essere trasferita nella camera mortuaria del cimitero di Piazza Brembana. La comunità si è unita nel dolore, pronta a dare l’ultimo saluto a un uomo che aveva dedicato la sua vita ad aiutare gli altri.

Funerali e ricordi

I funerali di Giangiuseppe si svolgeranno martedì 20 maggio alle 15:30 nella chiesa del cimitero di Bergamo. Si preannuncia una cerimonia toccante, dove amici e familiari potranno condividere i ricordi e l’amore per un uomo che ha vissuto la vita con passione. La montagna, che era stata per lui una seconda casa, ora diventa il simbolo di un addio. Come molti sanno, la vita è fragile e eventi del genere ci ricordano quanto sia importante godere di ogni attimo. Personalmente, ritengo che ogni escursione debba essere affrontata con rispetto e cautela, perché la bellezza della natura può nascondere insidie che non sempre sono evidenti.

Riflessioni finali

Questa tragedia ci insegna a riflettere non solo sulla nostra sicurezza durante le escursioni, ma anche sul valore delle relazioni. Gli amici che condividono momenti di svago e avventura possono diventare una rete di sostegno nei momenti difficili. La comunità di Bergamo si stringe attorno a Ornella e agli amici di Giangiuseppe, grata per i momenti condivisi e per l’eredità di un uomo che ha vissuto con passione. E così, mentre gli ultimi raggi di sole illuminano le Orobie, restiamo con il cuore pieno di ricordi e con una promessa: vivere ogni giorno, ogni escursione, come se fosse l’ultima, perché, come dice un vecchio proverbio, “non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi”.

Scritto da AiAdhubMedia

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