Un cantiere ecologico per i giovani a Foggia

Cantiere francescano a Foggia: un evento per i giovani dedicato all'ecologia e alla comunità.

Immagina di passeggiare per le strade di Foggia, dove i giovani si riuniscono non solo per divertirsi, ma anche per riflettere sull’importanza della sostenibilità. È proprio in questa atmosfera che si apre il “Cantiere francescano: giovani ed ecologia integrale”, un’iniziativa che pone al centro il dialogo tra ecologia e spiritualità, ispirata dall’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. L’evento, che si svolgerà a partire da questa sera, promette di coinvolgere attivamente i giovani in un percorso di crescita e consapevolezza ambientale.

Un evento che unisce comunità e ambiente

Il Cantiere francescano non è solo un evento, ma un vero e proprio punto di incontro per le generazioni più giovani. In Piazza Giordano, a partire dalle 19, saranno inaugurati gli EcoPoint e gli EcoLab, spazi dove i ragazzi potranno approfondire temi legati all’ecologia ambientale e alla dimensione spirituale, secondo il pensiero di San Francesco d’Assisi. Ma non è tutto: si tratta di un’opportunità unica per costruire legami duraturi, piuttosto che semplici relazioni fugaci. “Non basta che ognuno sia migliore per risolvere una situazione tanto complessa come quella che affronta il mondo attuale” scriveva Papa Francesco. Ecco perché l’idea di rete comunitaria è fondamentale.

Un’idea che nasce dalla comunità

Frate Francesco Tritto, responsabile della Pastorale giovanile dei Frati Minori di Puglia e Molise, ha spiegato che l’iniziativa nasce dall’intento di avvicinare i giovani alla bellezza dell’incontro diretto, per proporre una prima evangelizzazione nelle strade. Chi non ha mai sperimentato la gioia di una chiacchierata casuale che si trasforma in qualcosa di più profondo? “Vogliamo portare in piazza la bellezza”, afferma fra’ Francesco, e io non posso che essere d’accordo. La bellezza, in effetti, è uno degli ingredienti fondamentali per attrarre i giovani verso una causa tanto importante come quella della sostenibilità.

Le attività del Cantiere

Durante il Cantiere, gli stand tematici e i laboratori didattici offriranno un’ampia gamma di attività per i ragazzi. Saranno presenti circa una dozzina di stand, con un focus particolare sull’educazione ecologica. Ci saranno anche esibizioni di street artist, tra cui alcuni frati francescani che, sorprendentemente, si esibiranno per intrattenere il pubblico. Un evento che, oltre a educare, promette di divertire. E chi non vorrebbe assistere a uno spettacolo del comico Giobbe Covatta, che si svolgerà domani sera al Teatro Giordano di Foggia?

Un messaggio di speranza

La finalità di questa iniziativa non è solo quella di sensibilizzare, ma anche di creare un messaggio di speranza per il futuro. Domenica 25 maggio, l’arcivescovo metropolita di Foggia Bovino, monsignor Giorgio Ferretti, presiederà una Messa in via Lanza, sottolineando l’importanza della comunità e della spiritualità nel percorso di crescita dei giovani. Personalmente, credo che ogni piccolo gesto, ogni incontro, possa avere un impatto significativo. Come molti sanno, le relazioni sono il fondamento di qualsiasi cambiamento sociale.

Un percorso che continua

Il Cantiere francescano rappresenta la terza edizione di un’iniziativa che ha già avuto luogo a Bari e Campobasso. Un segno chiaro che c’è una crescente attenzione verso queste tematiche, che non possono più essere ignorate. Le diverse realtà religiose, civiche ed educative che si sono unite per organizzare questo evento dimostrano come, insieme, si possa affrontare le sfide del presente. Non si tratta solo di un evento, ma di un percorso che continua nel tempo, un’opportunità per costruire una comunità unita.

Il potere della comunità

In un mondo che sembra sempre più frammentato, eventi come questo ci ricordano che la comunità è la chiave. L’incontro tra diverse realtà, l’apertura al dialogo, la condivisione di esperienze e conoscenze possono fare la differenza. Eppure, è facile cadere nella trappola dell’individualismo, ma qui, a Foggia, si cerca di invertire questa tendenza. Come diceva un vecchio detto, “l’unione fa la forza”, e mai come in questo caso è vero. La speranza è che, al termine di questi tre giorni, i partecipanti non portino a casa solo un ricordo, ma anche una spinta a continuare a impegnarsi per un futuro migliore.

Scritto da AiAdhubMedia

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