Immagina di trovarsi a Roma, davanti alla maestosa Porta Santa. Ogni passo che fai è come un viaggio nel tempo, e oggi è un giorno speciale: i vescovi del Madagascar si riuniscono con Papa Leone XIV per un pellegrinaggio che promette di essere un’esperienza indimenticabile. “Voi che siete pastori, non dimenticate mai di essere prima di tutto pecore del gregge”, esordisce il Pontefice, un richiamo a quel legame profondo che unisce tutti i membri della Chiesa.
L’incoraggiamento del Papa
Questo incontro, avvenuto il 16 giugno, segna un momento di grande significato per il Papa e per i vescovi, i quali tornano a casa con un messaggio di speranza e unità. Leone XIV non nasconde la sua ammirazione per l’episcopato del Madagascar, che ha scelto di vivere il Giubileo in comunione. È come se avesse voluto dire: “Siamo tutti nel stesso viaggio”. E chi non ama un buon viaggio, soprattutto se si è in ottima compagnia?
Il Pontefice invita i vescovi a prendersi cura di diverse categorie di persone durante la loro missione. “I sacerdoti, i religiosi, ma anche i poveri, che devono essere al centro della vostra azione pastorale”, ricorda. E non è un invito da poco! Riconoscere in ogni persona il volto di Cristo è una missione che richiede cuore e dedizione. Chissà quante storie nascoste si celano dietro quegli sguardi, come tesori da scoprire!
Un richiamo alla cura del Creato
Ma non è finita qui. Papa Leone XIV si rivolge anche alla bellezza naturale del Madagascar, esortando i vescovi a proteggere la loro “casa comune”. È come se avesse detto: “Prendetevi cura di questa meraviglia del Creato, perché è un dono prezioso”. La cura dell’ambiente, infatti, è parte integrante della missione profetica della Chiesa. E chi di noi non si è mai emozionato davanti a un paesaggio mozzafiato?
La bellezza e la fragilità della Grande Isola sono nelle mani di chi la abita, e il Papa chiede di insegnare ai fedeli l’arte di proteggerla con giustizia e pace. Una responsabilità che si fa pesante, ma anche splendida, come un abbraccio che non si dimentica mai.
Storie di santità e perseveranza
Ma la storia del Madagascar non è solo di cura e responsabilità, è anche fatta di coraggio e determinazione. Leone XIV ricorda le figure di Henri de Solages, il primo missionario che non si lasciò fermare da fallimenti e persecuzioni, e di Jacques Berthieu, il martire il cui sangue ha ispirato molti cristiani. È come se queste storie di vita fossero un faro, illuminando la strada da seguire, un invito a non arrendersi mai, anche quando la strada si fa in salita.
Il Papa chiude il suo discorso con un auspicio: che l’esempio di questi santi continui a rafforzare i vescovi nella loro missione. E chiunque abbia mai affrontato una sfida sa quanto sia importante avere un modello, una guida che ci ricorda che ogni passo, anche il più difficile, vale la pena. È una lezione di vita che risuona forte e chiara, e che ci invita a continuare a camminare, a sperare, a credere.