Un messale di speranza per l’Etiopia e l’Eritrea

Il nuovo Messale in ge'ez rappresenta una speranza per la comunità cattolica in Etiopia ed Eritrea.

In un momento di grande difficoltà per l’Etiopia e l’Eritrea, la presentazione del nuovo Messale in lingua ge’ez segna un’importante tappa per le comunità cattoliche di queste nazioni. Questo strumento liturgico, come sottolineato dal cardinale Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, è visto come una fonte di speranza e resilienza per un popolo che ha affrontato sfide immense.

L’importanza del nuovo Messale

Durante la cerimonia, tenutasi nel Pontificio Collegio Etiopico, il cardinale Gugerotti ha espresso come il Messale non sia solo un insieme di testi religiosi, ma un legame vitale tra il cielo e la terra. “Se a un popolo si toglie la fede, il canto – e nel vostro caso anche la danza – si perde una parte essenziale della vita”, ha affermato, ricordando come la spiritualità e la cultura siano intrinsecamente legate. La nuova pubblicazione si propone di servire circa 500.000 fedeli, attingendo a tradizioni antiche e includendo aggiornamenti sulle pratiche liturgiche, come quelle del Concilio Vaticano II.

Un evento che celebra la cultura

La presentazione del Messale non è stata solo un momento di introduzione a nuovi testi, ma una vera e propria celebrazione della cultura e della spiritualità locale. I partecipanti hanno assistito a canti e danze nella storica lingua ge’ez, creando un’atmosfera di gioia e unità. Questo evento ha ribadito la necessità di un libro liturgico che possa guidare i fedeli e il clero, non solo nel rito, ma anche nel rafforzamento della comunità.

Unione e speranza per il futuro

Il cardinale Gugerotti ha anche enfatizzato che questo Messale potrebbe fungere da strumento ecumenico, aiutando a costruire ponti tra diverse tradizioni cristiane. Monsignor Kindane Yebio, vescovo dell’eparchia di Keren, ha espresso il suo desiderio che il Messale diventi una fonte di unione, un richiamo alla comunità a rimanere salda nella fede anche nei momenti di crisi. Le parole di sostegno e speranza sono state ripetute da altri vescovi, sottolineando il potere della Messa di portare gioia e forza nei tempi difficili.

Il supporto della Chiesa

Il recente incoraggiamento di Papa Leone XIV ha ulteriormente rafforzato questo messaggio di speranza. Il Papa ha ricordato l’importanza del contributo delle Chiese orientali alla comunità cristiana globale, sottolineando la necessità di preservare e promuovere le tradizioni culturali e religiose. In questo senso, il nuovo Messale rappresenta non solo un documento liturgico, ma un simbolo vivo della resistenza e della fede delle comunità etiopi ed eritree.

Scritto da AiAdhubMedia

Viaggi e ricette per una vita serena con i nipoti

Ospitalità che cura: il convegno sull’esperienza nelle long-term care organizations