Il legame con la terra
Ogni luogo ha una storia che si intreccia con i ricordi, e nel mio cuore il casertano occupa un posto speciale. Camigliano, il piccolo paese dove trascorrevo le estati con i miei nonni, è per me un simbolo di felicità e nostalgia. Le passeggiate in campagna con nonno Antonio, il profumo della natura e le chiacchiere con gli abitanti del luogo rimangono indelebili nella mia memoria. La vita semplice e genuina di quei momenti è un tesoro che porto sempre con me.
Un incontro che riporta al passato
Quando ho incontrato Francesco De Angelis, ingegnere e vignaiolo, ho avvertito un forte richiamo al mio passato. La sua parlantina e il modo di interagire mi hanno riportato indietro nel tempo, evocando ricordi vividi. Ci troviamo a Casal di Principe, un territorio che purtroppo ha una reputazione segnata dalla criminalità, ma che conserva anche la bellezza e la ricchezza di una tradizione agricola straordinaria. Mio zio Pasquale, avvocato, mi raccontava storie di vita quotidiana, mostrando come le persone di questa terra siano piene di dignità e passione per il loro lavoro.
La fertilità del territorio
Il suolo di Casal di Principe, parte dell’Agro Aversano, è noto per la sua straordinaria fertilità. Questa è il risultato di antiche attività vulcaniche e di bonifiche che hanno trasformato paludi in terre fertili. Qui, le tradizioni agricole sono alla base della cultura locale, con prodotti come la mozzarella di bufala e una varietà di frutta e verdura che parlano della ricchezza della terra.
Il vitigno Asprinio
Il vitigno Asprinio è un simbolo di questa terra, caratterizzato da vigore e capacità di crescere in altezza, grazie a sistemi di allevamento tradizionali. Ricordo le storie di come le piante venissero legate ai pioppi, creando un paesaggio unico. Francesco ha deciso di riprendere queste tradizioni, ma con un approccio innovativo, combinando la tecnologia moderna con le tecniche agricole tradizionali. Questo ha portato alla creazione di un vino di qualità, che rispecchia la storia e la cultura del luogo.
Innovazione e tradizione nella cantina
Francesco, con la sua formazione di ingegnere, ha intrapreso un percorso di studio e sperimentazione. Ha scelto di impiantare un vigneto seguendo le tecniche di spalliera, un approccio che ha suscitato inizialmente scetticismo tra gli abitanti locali. Ma con determinazione e passione, ha dimostrato che è possibile coniugare tradizione e innovazione. Ogni anno, il suo lavoro nella cantina ha prodotto vini che raccontano la vera essenza dell’Asprinio, mantenendo vive le storie del passato.
Il vino come espressione del territorio
Tra le creazioni di Francesco, l’Asprinio si distingue per la sua freschezza e sapidità, perfetto per accompagnare piatti tipici come la mozzarella di bufala o le fritture. Ogni sorso porta con sé un pezzo di storia, un racconto di passione e dedizione. La sua gamma di vini, tra cui il Terzo Farnese, trae ispirazione da antiche tradizioni, offrendo un viaggio sensoriale che unisce il passato al presente.
Un futuro sostenibile
Francesco non si ferma qui. Ha in mente di continuare a sperimentare, creando nuovi prodotti che rispettino l’ambiente e la tradizione. La sua filosofia è chiara: non vuole diventare un produttore industriale, ma mantenere il valore dell’artigianato e della qualità. Ogni vino rappresenta non solo un prodotto, ma un pezzo della sua vita e della sua storia, da condividere con chiunque abbia voglia di ascoltare.
Un legame profondo con il territorio
In ogni bottiglia di Asprinio c’è un richiamo alle radici, alla gente che ama questo territorio. Francesco è un esempio di come sia possibile innovare senza dimenticare il passato. La comunità e le tradizioni sono parte integrante della sua produzione, e ogni volta che qualcuno assapora il suo vino, ripercorre un viaggio attraverso la storia e la cultura di un luogo unico.
Conclusione
Francesco De Angelis e il suo lavoro con l’Asprinio rappresentano una fusione di passione, storia e innovazione. Un’esperienza che invita tutti a riscoprire il valore delle tradizioni, a gustare il vino con consapevolezza e a ritrovare un legame profondo con la terra. Ogni sorso è una celebrazione della vita, della memoria e della bellezza di una terra che non smette mai di sorprendere.