Affrontare la transizione verso la pensione può essere una questione delicata, specialmente se ci si sente a un passo dal traguardo ma con qualche anno di contributi ancora da completare. Molti si trovano a dover gestire questa situazione, chiedendosi come fare se mancano solo due anni alla pensione di vecchiaia. Se ti trovi in questa condizione, ci sono alcune opzioni da considerare che potrebbero alleviare l’ansia e fornire un supporto tangibile.
Chi non ha ancora diritto alla pensione
È importante chiarire prima di tutto che per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario aver raggiunto i 67 anni di età e aver accumulato un certo numero di anni di contributi. Per la pensione anticipata, le condizioni sono simili: sono richiesti 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Se non hai raggiunto questi requisiti, potresti sentirti in una situazione complicata. Ma non è tutto perduto.
Opzioni disponibili a 65 anni
A 65 anni, le prospettive si fanno più interessanti. Infatti, per chi si trova a due anni dalla pensione, esiste un’indennità speciale che può fare la differenza. Questo aiuto consente di ricevere un sostegno mensile, mentre si continuano a maturare contributi utili per la pensione. Anche la paura di perdere il lavoro diminuisce, grazie alla possibilità di ricevere un assegno dall’INPS e di accumulare contributi figurativi, che pur non essendo equivalenti a quelli di un lavoro attivo, sono comunque validi per il calcolo della pensione.
Come funziona la NASpI
Se sei a 24 mesi dalla pensione, una delle opzioni disponibili è richiedere la NASpI, l’indennità di disoccupazione per chi ha perso il lavoro in maniera involontaria. Questa indennità può coprire il periodo fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia, offrendo un sostegno economico e permettendo di continuare a versare contributi figurativi. In questo modo, non solo si ottiene un aiuto immediato, ma si prepara anche il terreno per una pensione più solida.
Requisiti per la NASpI
Ma chi può beneficiare di questa indennità? La risposta dipende dalla durata del lavoro svolto nei quattro anni precedenti alla cessazione del contratto. La NASpI può arrivare a coprire fino alla metà delle settimane lavorate nel quadriennio precedente. Inoltre, l’importo dell’indennità si basa sulla retribuzione media lorda percepita negli ultimi quattro anni, il che significa che più hai guadagnato, maggiore sarà il tuo sostegno.
Calcolo dell’indennità e limiti
Secondo le indicazioni dell’INPS, l’indennità NASpI corrisponde al 75% della retribuzione media mensile lorda degli ultimi quattro anni, fino a un massimo di 1.436,61 euro per il 2025. Se la tua retribuzione supera questa soglia, si aggiunge il 25% della differenza tra la tua media e il limite stabilito. Tuttavia, l’importo massimo della NASpI non può superare 1.562,82 euro mensili, sempre in base ai limiti di legge.
Attenzione al decalage
Un aspetto da considerare è il decalage, ovvero la diminuzione progressiva dell’importo dell’indennità nel tempo. Questo significa che, con il passare dei mesi, l’importo ricevuto potrebbe ridursi. È fondamentale pianificare e informarsi bene su come gestire questa situazione per non trovarsi in difficoltà economiche.
In definitiva, se ti trovi a due anni dalla pensione, ci sono diverse strade da percorrere. Conoscere queste opzioni non solo ti offre un sostegno economico, ma ti permette anche di continuare a contribuire al tuo futuro previdenziale. È una fase della vita che può essere affrontata con maggiore serenità, sapendo di avere strumenti a disposizione per gestire il passaggio alla pensione con più sicurezza.