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Origini e varianti degli gnocchi fritti
Gli gnocchi fritti sono un antipasto tradizionale dell’Emilia Romagna, una regione italiana famosa per la sua ricca gastronomia. A seconda della zona, questo piatto assume nomi diversi: a Modena e Reggio Emilia è conosciuto come gnoc frìt, a Parma come torta fritta, a Ferrara come pinzino e a Bologna come crescentina. Ogni variante presenta piccole differenze nella preparazione e negli ingredienti, rendendo questo piatto unico e versatile.
Ingredienti e preparazione
Per preparare gli gnocchi fritti, è fondamentale avere ingredienti freschi e di qualità. Gli ingredienti principali includono farina, strutto, lievito e latte. Iniziate scaldando il latte fino a intiepidirlo, quindi versatelo in una ciotola capiente e mescolatelo con il lievito. Dopo aver lasciato riposare per circa 10 minuti, aggiungete la farina, lo strutto e un pizzico di sale. Impastate il tutto per circa 10 minuti fino a ottenere un composto omogeneo. Formate una palla, infarinatela e lasciatela lievitare in un luogo caldo per almeno un’ora, coperta con un telo da cucina.
Frittura e abbinamenti
Una volta che l’impasto è lievitato, infarinate il piano di lavoro e stendete l’impasto fino a ottenere uno spessore di circa mezzo centimetro. Con un coltello affilato o una rotella, tagliate delle losanghe. Scaldare l’olio o lo strutto in una pentola e, per verificare la temperatura, fate una prova con un pezzettino d’impasto. Friggete pochi gnocchi alla volta, rigirandoli fino a quando non saranno gonfi e dorati. Scolateli con un mestolo forato e asciugateli su carta da cucina. Servite gli gnocchi fritti tiepidi, accompagnandoli con formaggi freschi come la crescenza o con salumi stagionati, per un’esperienza gastronomica completa.