La quattordicesima, ufficialmente conosciuta come somma aggiuntiva, è un aiuto economico annuale che arriva come una boccata d’ossigeno per i pensionati, soprattutto nel mese di luglio. Introdotta nel 2007 e ampliata nel 2017, questa prestazione è stata pensata per rispondere a un’esigenza concreta: il recupero del potere d’acquisto per le pensioni più basse. Nasce dalle rivendicazioni sindacali, finalizzate a garantire maggiore equità a chi ha speso anni a contribuire al sistema previdenziale. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche principali della quattordicesima, chi ne ha diritto e come viene calcolata.
Chi ha diritto alla quattordicesima nel 2025
Se ti stai chiedendo se hai diritto alla quattordicesima, sappi che i pensionati devono avere almeno 64 anni e il loro reddito complessivo non deve superare determinate soglie. Nel 2025, il trattamento minimo Inps è fissato a 603,40 euro mensili. Le fasce di reddito sono suddivise in modo chiaro: chi percepisce fino a 1,5 volte il trattamento minimo ha diritto a un importo che varia in base agli anni di contributo. Ma che dire di chi ha un reddito compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo? Può comunque beneficiare della quattordicesima, seppur con un importo ridotto rispetto a chi si trova nella fascia più bassa.
È importante sapere che la quattordicesima è destinata esclusivamente ai titolari di pensioni previdenziali, escludendo trattamenti assistenziali puri come la pensione sociale. Le pensioni devono provenire da posizioni assicurative previdenziali, comprese quelle della Gestione separata. A partire da luglio 2023, anche i titolari di pensione ex Inpgi 1 possono accedere a questa prestazione. Tuttavia, sono escluse le pensioni erogate da istituti previdenziali esteri e le pensioni delle casse libero professionali.
Calcolo e modalità di erogazione della quattordicesima
Ma come si calcola la quattordicesima? Il calcolo si basa sull’anzianità contributiva totale del pensionato, che può variare a seconda che si sia lavorato come dipendente o come autonomo. Vengono considerati tutti i tipi di contributi: obbligatori, volontari, figurativi o da riscatto. Insomma, ogni contributo conta!
Il pagamento della quattordicesima avviene automaticamente da parte dell’Inps con la mensilità di luglio per coloro che rientrano nei limiti reddituali stabiliti. Se hai maturato i requisiti anagrafici dopo il 30 giugno, non ti preoccupare: riceverai la somma nel successivo mese di dicembre. È fondamentale che i dati reddituali siano disponibili nelle banche dati dell’Inps per garantire il pagamento. E se ci sono somme non dovute? L’Inps provvederà al recupero, informando gli interessati sulle eventuali indennità da restituire.
Cosa fare se non si riceve la quattordicesima
Se per caso non ricevi la quattordicesima a luglio, cosa fare? La prima cosa da fare è verificare il tuo diritto. La comunicazione riguardante il pagamento è riportata sul cedolino di pensione e sul modello ObisM. In caso di dubbi, non esitare a contattare associazioni competenti come la Uilp o il Patronato Ital Uil per chiarimenti e richieste di ricostituzione. Puoi anche trovare informazioni utili sui siti ufficiali delle associazioni, che ti guideranno nella verifica dei requisiti e nella presentazione delle domande.