Una verità sconosciuta
Spesso si crede che il tumore al seno sia la maggiore causa di morte tra le donne, ma la realtà è ben diversa. Le malattie cardiovascolari si rivelano essere il vero nemico, eppure la consapevolezza di questo rischio è ancora troppo bassa nel mondo femminile. Un recente studio dell’IRCCS Policlinico San Donato pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology ha acceso i riflettori su questo tema cruciale.
I risultati dello studio
Il progetto, intitolato “A Call for Women” e guidato dalla dottoressa Serenella Castelvecchio, ha coinvolto oltre 3.500 donne lombarde, con un’età media di 48 anni. Durante la ricerca, è stato chiesto alle partecipanti di identificare la principale causa di morte tra le donne, e solo il 35% ha indicato correttamente le malattie cardiovascolari, mentre molti hanno erroneamente attribuito questo triste primato ai tumori.
Un’analisi approfondita
La dottoressa Castelvecchio ha suddiviso le partecipanti in tre gruppi distinti. Il primo gruppo comprendeva donne di circa 53 anni con un buon livello di istruzione e un discreto tasso di occupazione. Queste donne, pur essendo attive fisicamente, mostrano una scarsa conoscenza dei fattori di rischio cardiovascolare, con solo il 38% in grado di identificarli.
Il secondo gruppo, composto da donne di 62 anni, era prevalentemente in menopausa e con un livello di istruzione più basso. Anche in questo caso, la consapevolezza sui rischi cardiaci era limitata, nonostante ci si affidasse maggiormente ai medici di famiglia per informazioni sanitarie. Infine, il terzo gruppo, con un’età media di 38 anni, presentava un livello di istruzione superiore e buone condizioni di salute, ma mostrava comportamenti a rischio come fumo e sedentarietà, con solo il 33,2% consapevole dei rischi.
La consapevolezza è fondamentale
Lo studio evidenzia che solamente 1 donna su 3 è consapevole che le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte femminile. Le differenze nelle condizioni socio-sanitarie delle donne intervistate richiedono un approccio mirato nella formazione e nella prevenzione. È essenziale sviluppare campagne educative che raggiungano ogni fascia d’età, tenendo conto delle diverse realtà sociali e culturali.
Azioni da intraprendere
Considerando questi risultati, è fondamentale promuovere un’educazione sanitaria più incisiva, che possa informare le donne sui rischi cardiovascolari. Le campagne di sensibilizzazione dovrebbero essere adattate in base all’età, livello di istruzione e abitudini, per garantire che ogni donna abbia accesso a informazioni utili per la sua salute.
Inoltre, è importante incentivare stili di vita sani, come una dieta equilibrata e l’attività fisica regolare, per ridurre il rischio di malattie cardiache. Infine, consultare regolarmente il medico e sottoporsi a controlli può fare la differenza nella prevenzione delle patologie cardiovascolari.