L’elezione del nuovo Papa: cosa succede durante il Conclave

Un viaggio attraverso il rituale e le tradizioni che circondano l'elezione del nuovo Papa.

Quando si parla dell’elezione di un nuovo Papa, ci si immerge in un rituale ricco di storia e significato. La fumata bianca che esce dal comignolo della Cappella Sistina non è solo un segnale per i fedeli, ma segna la conclusione di un processo complesso e affascinante: il Conclave. Questo evento, che si svolge secondo regole precise, affascina il mondo intero e suscita emozione e attesa nei cuori di milioni di persone. Vediamo insieme cosa accade all’interno della Cappella Sistina durante l’elezione del nuovo Pontefice.

Il rituale dell’elezione

Il Conclave, che si svolge nella Cappella Sistina, è regolato da norme specifiche, come quelle stabilite dall’Ordo rituum Conclavis e dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis. Quando i cardinali si riuniscono, il primo passo è quello di raggiungere la maggioranza necessaria per l’elezione. Il cardinale più anziano chiede all’eletto, in latino, se accetta l’incarico, e subito dopo viene posta la domanda sul nome che intende adottare come Papa. Questo momento è di grande importanza, poiché segna l’inizio di un nuovo capitolo nella storia della Chiesa. Dopo l’accettazione, viene redatto un documento ufficiale che conferma l’elezione e il nome scelto dal nuovo Pontefice.

La fine del Conclave e la fumata bianca

Una volta che il nuovo Papa ha dato il suo consenso, il Conclave si conclude, a meno che non ci siano disposizioni diverse. I cardinali che hanno partecipato all’elezione possono quindi entrare nella Cappella Sistina per affrontare questioni urgenti con il nuovo Pontefice. Un momento di grande significato è rappresentato dalla bruciatura delle schede di voto, un gesto simbolico che segna la fine del processo elettivo. La fumata bianca che ne deriva è un annuncio per il mondo intero: è stato eletto un nuovo Papa. Mentre la folla in Piazza San Pietro applaude, l’eletto si prepara a lasciare la Cappella Sistina.

Il momento della rivelazione

Dopo aver lasciato la Cappella Sistina, il nuovo Papa entra nella Stanza delle Lacrime, un luogo dove si raccoglie in preghiera, abbandonando la veste cardinalizia per indossare quella papale. Questo momento di intimità è fondamentale, poiché rappresenta un passaggio non solo di abito, ma anche di responsabilidades e di spiritualità. Al suo ritorno nella Cappella Sistina, il nuovo Pontefice siede alla cattedra per una breve cerimonia, durante la quale viene letto un passo del Vangelo che sottolinea il suo nuovo ruolo. L’importanza della figura di Pietro è richiamata, e i cardinali presenti si avvicinano per rendere omaggio al nuovo Papa, esprimendo così il loro sostegno e la loro obbedienza.

La proclamazione del nuovo Papa

Il cardinale protodiacono, dopo aver preparato il momento, si dirige verso la Loggia delle Benedizioni per annunciare al mondo la nuova elezione. Con la famosa formula “Habemus Papam!”, il cardinale rivela il nome del nuovo Pontefice, un momento che genera commozione e gioia tra i fedeli. Nel frattempo, il Papa appena eletto si ferma a pregare in silenzio davanti al Santissimo Sacramento nella Cappella Paolina, un gesto che rafforza il legame con la sua fede e il suo nuovo compito. Infine, dal balcone della Loggia, il nuovo Papa si rivolge ai fedeli, impartendo la sua prima benedizione apostolica “Urbi et Orbi”, un messaggio di pace e speranza per tutti.

Scritto da AiAdhubMedia

Regali fotografici personalizzati per la Festa della Mamma

Contributo per la retta della RSA: cosa sapere