Da quasi due settimane, sei famiglie residenti al civico 61/C di via Catene a Marghera si trovano a fronteggiare una situazione di emergenza che, purtroppo, è diventata la loro quotidianità. Immagina di dover vivere senza gas: una vera e propria sfida, soprattutto per inquilini anziani e persone con disabilità, che ora devono fare affidamento su parenti e amici per soddisfare necessità basilari come farsi una doccia calda o preparare un pasto. Questo disagio è scaturito da un intervento di rifacimento dei contatori del gas, avvenuto il 3 giugno, ma le conseguenze si sono protratte ben oltre le aspettative.
### Un intervento problematico
Ricordi quando, il 3 giugno, una ditta incaricata da Ater (l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale) ha iniziato a lavorare per trasferire i contatori del gas dai terrazzini al cortile dell’edificio? L’idea era di rendere il servizio più efficiente, ma, contrariamente a quanto comunicato, il gas non è ancora tornato. I residenti erano stati avvisati che l’interruzione sarebbe stata temporanea, limitata a otto ore. E invece? Si sono ritrovati a dover affrontare più di quindici giorni senza gas. Un’inefficienza che ha costretto le famiglie a cambiare radicalmente le loro abitudini quotidiane e a far fronte a spese impreviste, come l’acquisto di una piastra elettrica per cucinare. Chi non si sarebbe sentito frustrato in una situazione simile?
### Le spiegazioni dei responsabili
Fabio Nordio, presidente dell’Ater di Venezia, ha chiarito che attualmente si stanno effettuando i lavori per le nuove linee e la stipula dei contratti necessari per ripristinare la fornitura di gas. La situazione è complicata e dipende in gran parte da IIalgas, con cui Ater sta cercando di esercitare pressione affinché la situazione si risolva nel più breve tempo possibile. Ma perché è così difficile? Questa emergenza, purtroppo, non è un episodio isolato; è parte di un progetto più ampio di riqualificazione che coinvolge altri edifici nella zona metropolitana.
### Riqualificazione e disagi
Negli ultimi mesi, gli edifici di via Catene hanno beneficiato di interventi di ristrutturazione e riqualificazione, finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questi lavori, che includono l’installazione di cappotti isolanti, la sostituzione di serramenti e l’efficientamento energetico degli impianti termici, sono fondamentali per migliorare la qualità della vita e l’efficienza energetica. Tuttavia, le famiglie stanno vivendo un disagio significativo, accentuato dall’assenza di gas. Cosa accadrà se la situazione non si risolve presto? La speranza è che, sotto la pressione di Ater, IIalgas possa garantire il ripristino della fornitura di gas, evitando ulteriori ripercussioni su queste famiglie che, nel frattempo, continuano a vivere in una condizione di precarietà.