Prevenzione degli Infarti: Scopri le Nuove Terapie Senza Sintomi

Prevenire gli infarti è possibile grazie alle innovative terapie emergenti nel panorama della cardiologia italiana. Queste nuove soluzioni terapeutiche offrono approcci avanzati e personalizzati per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari, migliorando significativamente la salute del cuore.

Ogni giorno in Italia si registrano circa 600 attacchi cardiaci. Sorprendentemente, la metà di questi eventi si manifesta senza alcun segnale premonitore. Durante l’86esimo Congresso nazionale della Società Italiana di Cardiologia (SIC), che si svolge a Roma fino al 7 dicembre, gli esperti stanno discutendo queste preoccupanti statistiche. La prevenzione rappresenta l’unico strumento efficace per affrontare questo problema, specialmente per coloro che non hanno mai mostrato sintomi di patologie cardiovascolari.

Il ruolo cruciale del colesterolo

Il colesterolo LDL, noto come colesterolo cattivo, è uno dei principali fattori di rischio per infarti, anche in pazienti senza precedenti eventi cardiaci. Secondo Ciro Indolfi, professore di Cardiologia all’Università di Cosenza, una percentuale significativa di soggetti in trattamento con statine non riesce a controllare i propri livelli di colesterolo. Questo rappresenta un problema rilevante, poiché è fondamentale individuare e trattare questi pazienti considerati ad alto rischio.

Nuove scoperte terapeutiche

Recenti studi, come quello pubblicato sul New England Journal of Medicine, hanno rivelato risultati promettenti riguardo l’uso degli inibitori di PCSK9. Lo studio Vesalius-CV ha coinvolto 12.300 pazienti in 36 paesi e ha dimostrato che l’aggiunta di evolocumab, un anticorpo monoclonale, ha ridotto significativamente il rischio di infarto e ictus anche tra coloro che non avevano mai subito un evento cardiovascolare. Questo rappresenta una vera e propria rivoluzione nella prevenzione primaria.

Strategie di intervento e l’importanza della compliance

Nonostante i progressi, la gestione delle dislipidemie rimane complessa. Il presidente eletto della SIC, Gianfranco Sinagra, sottolinea che solo una piccola frazione dei pazienti ad alto rischio riesce a raggiungere i target di colesterolo LDL raccomandati. Le statistiche dell’EuroAspire VI evidenziano che solo il 16,8% dei pazienti ad alto rischio raggiunge il valore soglia di 70 mg/dL, mentre l’8% dei pazienti ad altissimo rischio scende sotto 55 mg/dL. Questa inerzia terapeutica è spesso causata da una presunta intolleranza alle statine, che si rivela reale solo nel 5-6% dei casi.

Innovazioni nel trattamento

La comunità scientifica sta attendendo un’importante innovazione nel campo della salute: una nuova pillola anti-colesterolo, l’enlicitide, che deve essere assunta una volta al giorno. Questo farmaco, per la prima volta disponibile in forma orale, ha dimostrato di ridurre i livelli di colesterolo LDL di oltre il 50%. I risultati ottenuti sono comparabili a quelli degli inibitori di PCSK9 somministrati tramite iniezione, ma presentano un profilo di sicurezza simile a quello di un placebo. Una modalità di assunzione più semplice potrebbe favorire una maggiore aderenza alla terapia, rendendo la prevenzione più efficace.

Educazione cardiologica per tutti

È fondamentale promuovere una cultura della salute cardiaca diffusa tra la popolazione. Le attuali linee guida europee invitano a un approccio più inclusivo nella prevenzione, superando la distinzione tra prevenzione primaria e secondaria. Pasquale Perrone Filardi, presidente della SIC, ha sottolineato l’importanza di “alfabetizzare” i cittadini riguardo le tematiche cardiologiche, affinché possano riconoscere i rischi e adottare comportamenti preventivi.

L’emergere di nuove terapie e l’importanza di una corretta informazione rappresentano passi fondamentali nella lotta contro gli infarti. La sfida non è solo medica, ma anche culturale: è necessario che tutti comprendano l’importanza della prevenzione e dell’aderenza alle terapie.

Scritto da AiAdhubMedia

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