Un abbraccio che consola: la storia di Serena e Angelica

Una madre racconta il dolore della perdita e il conforto ricevuto da Papa Francesco in un momento cruciale.

Il dolore di una madre

Serena Subania descrive il suo stato d’animo dopo la tragica perdita della sua bambina di cinque anni e mezzo, Angelica, affetta da trisomia 18. “Un cuore in frantumi” è l’immagine che meglio rappresenta il suo dolore. La madre, in un’intervista, esprime come le parole non possano esprimere pienamente la sua sofferenza, proprio come affermava Papa Francesco. La notte del 31 marzo 2023, quando Angelica è venuta a mancare, Serena e suo marito Matteo hanno ricevuto un gesto di straordinaria umanità: l’abbraccio del Papa, che ha voluto mostrare la sua vicinanza e comprensione per la loro tragedia.

Un gesto di conforto

Il Papa, dopo aver lasciato il Policlinico Gemelli dove era ricoverato, ha dedicato del tempo a Serena e Matteo. Questo gesto semplice, ma profondo, ha rappresentato un momento di grande conforto. Abbracciandoli, il Pontefice ha voluto anche pregare insieme a loro, donando un rosario da continuare a recitare nelle loro case. Serena racconta di come quel gesto le abbia portato un po’ di pace in un momento così difficile, permettendo al dolore di trovare rifugio tra le braccia di Dio.

Il ricordo di Angelica

Serena ricorda con affetto il suo incontro con Papa Francesco e come quel momento sia diventato emblematico del suo pontificato. L’incontro ha rappresentato non solo un conforto personale, ma anche un messaggio di speranza e resilienza. Anche se il dolore della perdita non svanisce mai, Serena si aggrappa ai ricordi belli trascorsi con Angelica, trovando nella presenza della sua bambina una luce che continua a guidarla nel cammino della vita.

Affrontare il dolore con amore

Serena condivide la sua esperienza di come il dolore per la perdita di un figlio possa essere devastante, paragonandolo a una ferita che non guarisce mai completamente. Tuttavia, impara a convivere con questa sofferenza, conservando i ricordi e celebrando la vita di Angelica. Con il marito Matteo, cerca di mantenere viva la memoria della loro bambina, abbracciandosi reciprocamente per trovare conforto. Serenità e amore sono diventati gli elementi centrali della loro vita, nonostante l’assenza di Angelica.

La scelta di dare vita

La storia di Serena è anche un esempio di coraggio e determinazione. Quando ha scoperto che Angelica aveva una malattia rara, ha dovuto affrontare la dura realtà della gravidanza. Nonostante le pressioni esterne per interrompere la gravidanza, Serena ha deciso di dare a sua figlia la possibilità di vivere. Ha trovato supporto nell’associazione “Soft Italia” e nel Policlinico Gemelli, dove ha potuto ricevere le informazioni necessarie per prendere la decisione più giusta. Serena ha scelto di vedere Angelica non come un peso, ma come un dono, e ha vissuto ogni momento con lei con amore e gratitudine.

La fede come sostegno

La fede ha giocato un ruolo cruciale nella vita di Serena. Ha sempre visto la sua esistenza e quella di Angelica come un dono divino. Questo legame profondo con Dio le ha fornito la forza necessaria per affrontare le sfide quotidiane. “Ho cercato di fare della mia vita un dono”, afferma con convinzione. La presenza di Angelica, pur nella sua brevità, ha insegnato a Serena e Matteo la resilienza e la pazienza, permettendo loro di affrontare il dolore con amore e speranza.

Un messaggio di amore eterno

La storia di Serena e Angelica è un esempio di come anche nella tragedia possa emergere un messaggio di amore e speranza. La madre non dimentica mai il suo abbraccio con Papa Francesco, un gesto che ha significato per lei molto più di una semplice consolazione. Oggi, mentre Serena continua a vivere la sua vita, porta con sé il ricordo di Angelica, che le fa sperare in un incontro futuro nella luce e nella pace. La loro esperienza non è solo una testimonianza di dolore, ma anche un inno alla vita e all’amore che rimane per sempre.

Scritto da AiAdhubMedia

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