In un mondo dove il frastuono dei cantieri è spesso sinonimo di caos e confusione, il Cantiere francescano allestito in Piazza Giordano a Foggia si distingue per la sua serenità e il suo messaggio potente. Questo progetto, attivo da tre anni e organizzato dai Frati minori di Puglia e Molise, ha come obiettivo principale quello di educare le nuove generazioni all’ecologia integrale. Ma non pensate che sia un’iniziativa qualunque: qui non ci sono martelli pneumatici o ruspe a disturbare la quiete, solo giovani impegnati in laboratori creativi e in attività pratiche che richiedono tempo e pazienza, proprio come le foreste che crescono silenziosamente.
Un laboratorio di idee e valori
Circa trecento studenti universitari e delle scuole superiori hanno partecipato a questa iniziativa, suddivisi in vari EcoLab sparsi attorno a Piazza Giordano. Frate Marco Valletta, responsabile dell’Ufficio comunicazione dei Frati francescani, sottolinea l’importanza di questo progetto: “Vogliamo sensibilizzare i giovani sulle tematiche della custodia del Creato, che affondano le loro radici nell’Enciclica di Papa Francesco, Laudato si’, che oggi celebra il suo decimo anniversario”.
Il Cantiere francescano non è solo un luogo di apprendimento, ma un vero e proprio laboratorio di valori. “Comunicare i valori della salvaguardia del Creato è fondamentale”, prosegue Frate Marco, “e lo facciamo attraverso una modalità laboratoriale che coinvolge attivamente i ragazzi”. In effetti, si stanno svolgendo workshop in diversi punti di Foggia, creando così una rete di conoscenze e competenze.
Il ruolo dell’Università di Foggia
Il professor Danilo Leone, delegato del rettore dell’Università di Foggia, ci racconta come l’ente accademico abbia collaborato per realizzare questi EcoLab: “Abbiamo invitato i docenti dei Dipartimenti di Scienza Agraria, Economia e Studi Umanistici a organizzare laboratori per gli studenti. Cerchiamo di restituire ai cittadini i risultati delle nostre ricerche, con l’obiettivo di migliorare il benessere sociale”. Questo approccio proattivo è fondamentale, soprattutto in un territorio come quello foggiano, dove l’agricoltura è una parte vitale dell’economia.
Il contributo dell’associazionismo
Ma non sono solo i docenti universitari a tenere gli EcoLab. L’associazionismo gioca un ruolo cruciale in questo progetto. Federica Bianchi, coordinatrice provinciale di Libera Foggia, evidenzia come la loro partecipazione sia essenziale: “Ci occupiamo di antimafia sociale, e per noi parlare di ecologia è strettamente legato alla giustizia sociale”. La Bianchi sottolinea che nel foggiano si vive un’emergenza riguardo al traffico di rifiuti illeciti, un problema che le mafie locali sfruttano. “Essere qui è un inno all’ambiente e alla bellezza, perché le mafie ci privano della biodiversità e della natura”, continua con passione.
Un messaggio di speranza
Il messaggio dell’Enciclica Laudato si’ è chiaro: l’amore per l’ambiente deve andare di pari passo con l’amore per i poveri. Monsignor Giorgio Ferretti, arcivescovo di Foggia-Bovino, esprime questo concetto con forza: “Foggia è un luogo bellissimo, ma ha anche i suoi problemi, come le ecomafie. Vogliamo lavorare con la Caritas e con tutta la Chiesa per promuovere un’umanità nuova, che rispetti il pianeta e viva in pace”. È un obiettivo ambizioso, ma essenziale per il futuro della nostra società.
Progetti di missione e condivisione
Ma la trasformazione non si ferma qui. Elena Di Lalla, una giovane studentessa universitaria, racconta con entusiasmo il suo prossimo viaggio missionario in Kenya. “Ogni giovane può diventare missionario e unirsi ai Missionari francescani. Vogliamo portare un po’ di luce dove c’è bisogno, ma spesso è più quello che riceviamo noi”, spiega con un sorriso. La Scuola missionaria offre corsi per prepararsi a queste esperienze, dimostrando che il cammino verso un’umanità nuova inizia con l’educazione e la condivisione.
Dalla teoria alla pratica
In questo contesto, il Cantiere francescano rappresenta non solo un’opportunità per imparare, ma anche un modo per mettere in pratica i valori appresi. I giovani coinvolti hanno l’occasione di diventare protagonisti attivi della loro comunità, contribuendo a costruire un futuro più sostenibile e giusto. E chissà, magari un giorno, mentre passeggiano per Foggia, si ricorderanno di aver piantato un seme di cambiamento proprio in questo luogo.
In definitiva, questo progetto è più di un semplice evento; è un movimento verso una maggiore consapevolezza ambientale e sociale, un vero e proprio invito a riflettere su come ciascuno di noi possa contribuire a salvaguardare il nostro pianeta e migliorare la vita degli altri. E, in fondo, chi non vorrebbe essere parte di qualcosa di così bello?